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Trapiantatrice Clemens

La macchina opera con due “cucchiai” che contengono al loro interno la barbatella con le radici tagliate. L'operatore a bordo macchina posa la barbatella con la radice rivolta verso il basso, che compie una corsa verticale affondando nel terreno, sino alla profondità impostata. La barbatella viene rilasciata nella cavità praticata mentre la pinza risale verso l’alto. La pinza può traslare liberamente lungo l’asse di avanzamento della trattrice in modo da seguire il moto del trattore senza trascinare terreno. Mentre la pinza risale, la macchina distribuisce circa due litri d’acqua sul foro praticato, in modo da coprire le radici di terra bagnata. Questa tipologia di macchina ha una produzione oraria di gran lunga inferiore alla precedente (1.200 viti/ora esclusi i tempi passivi), ma ha il vantaggio di poter operare anche su terreni ricchi di scheletro oppure umidi e pesanti, ampliando così la finestra temporale di intervento. Tale sistema è invece sconsigliabile negli impianti tardivi, quando le barbatelle, private delle radici, stentano a riprendersi.