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Tipologie di gocciolatore

Il gocciolatore è caratterizzato da tre parametri fondamentali: portata, forma e principio di funzionamento. Forma. Cilindrico o a piastrina. Nel primo caso il costo superiore (circa 25%) è giustificato dal fatto che esso aderisce a tutta la parete del tubo, mentre il secondo, più piccolo, è fissato solo su di una piccola porzione della stessa. Gocciolatore tradizionale. Semplice ed economico ha una portata nominale definita sulla base di una pressione di esercizio di 1 bar. All’aumentare della pressione incrementa anche la portata, rendendolo adatto solo a zone pianeggianti che, prive di dislivello, non subiscono variazioni di pressione lungo il filare, purché non vengano superate lunghezze massime, indicate in specifiche tabelle tecniche. Gocciolatore autocompensante. Costruttivamente più complesso e costoso è dotato al suo interno di una membrana elastica che, al variare della pressione, si deforma regolando l’orifizio di uscita dell’acqua. In questo modo il flusso risulta costante in tutti i punti della linea anche in presenza di dislivelli o variazioni della pressione di esercizio.A titolo di esempio si consideri di utilizzare un'ala gocciolante di diametro 20 mm e portata di 1,6 L/ora, su di un terreno pianeggiante, dove alla pressione di 1 bar le lunghezze massime realizzabili con i due tipi di gocciolatori si equivalgono a circa 160 metri. Tale distanza rappresenta per il gocciolatore normale la lunghezza massima raggiungibile, mentre utilizzando l'ala autocompensante si può arrivare sino a 400 metri di lunghezza incrementando la pressione a 4 bar. Ciò giustifica il costo di questa ala del 25% più alto rispetto a quella normale.Gocciolatore anti-sifone. Ideale per gli impianti di subirrigazione, dove una particolare membrana impedisce il "risucchio" di particelle di terreno al momento dello spegnimento dell'impianto, scongiurando il rischio di occlusione.Gocciolatore ant-intrusione. Anch'esso ideato per gli impianti interrati, si rende necessario per evitare che eventuali radici si introducano nel foro di erogazione del gocciolatore alla ricerca di acqua residua nel tubo. è realizzabile sia con labirinti particolari sul gocciolatore oppure attraverso trattamenti chimici con prodotti anti-radice ovviamente innocui alla vite. Tali particolarità rendono l'ala gocciolante per sub-irrigazione più costosa rispetto all'impianto fuori terra.