Fatta la scelta del sesto, della forma di allevamento e dell’orientamento delle file, il primo intervento è il tracciamento delle capezzagne e dei filari. L’operazione può essere fatta dal personale disponibile in azienda o, meglio ancora, da ditte specializzate che grazie alla professionalità ed alla strumentazione adeguata, riducono considerevolmente i tempi necessari, assicurando inoltre risultati migliori: a tale scopo un tempo erano molto utili apparecchiature come il livello, lo squadro graduato e a prismi e, per le grandi estensioni, il tacheometro. Oggigiorno il sistema satellitare integrato da opportuni software facilita di gran lunga le operazioni, offrendo la massima precisione. Nel caso di impianto manuale è consigliabile provvedere prima alla messa in opera dei pali ed in seguito a quella delle viti (ovviamente non è possibile con l'impianto a macchina). In questo modo è agevole posizionare esattamente i tutori, assicurando allineamenti perfetti in tutte le direzioni. Inoltre la successiva messa a dimora delle barbatelle risulterà estremamente facilitata, consentendo di sistemarle anche molto vicino ai sostegni già posizionati, senza il rischio di danneggiare la piantina durante la messa in opera del palo. Per l’impostazione dei filari e delle capezzagne le difficoltà aumentano con la pendenza e con l’irregolarità del terreno. Negli appezzamenti molto declivi è determinante posizionare le capezzagne nelle linee di compluvio, perché su queste sarà possibile, anche in seguito, realizzare eventuali fognature o riportare il terreno eroso. Gli allineamenti possono essere impostati con una serie di fili disposti ortogonalmente, all’incrocio dei quali si conficcano dei picchetti con funzione di “segna palo”, costituiti da piccole aste (lunghe 20 - 30 cm) di legno, bemboo o plastica. Lavorando con ricevitore satellitare si può omettere la stesura dei fili, in quanto sarà la strumentazione collegata al satellite ad indicare con precisione il punto il cui sarà inserito il sostegno. Questa soluzione modernissima viene però ancora poco utilizzata perché richiede la disponibilità di più strumenti e il risparmio di tempo è comunque non sempre tale da giustificare l'investimento.