La macchina gabbiettatrice, alimentata da imponenti caricatori automatici, preleva la gabbietta tramite elettrocalamita, la capovolge sul tappo, contro il quale la serra fortemente e la fissa attorcigliando l’anellino di ferro. Questa operazione fa assumere al tappo di sughero la caratteristica forma a fungo che contraddistingue le chiusure degli spumanti. Il mercato nazionale, all’avanguardia in questo settore, fornisce macchine semplici ed economiche, abbordabili anche dai piccoli produttori, ed altre di elevata capacità lavorativa in grado di soddisfare le esigenze di linee che possono superare le 20.000 bottiglie/ora.