Per piante esotiche si intendono quelle specie introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall'uomo in zone non comprese nell'areale naturale della loro distribuzione. Le specie esotiche possono essere schematizzate in due grandi categorie:
- Coltivate: introdotte intenzionalemnte dall'uomo per scopi ed usi alimentari, ornamentali, officinali, etc. All'interno di questa categoria si distinguono a loro volta: le specie spontaneizzate ossia quelle sfuggite alla coltura e che si stabiliscono in un determinato territorio; le specie non spontaneizzate che sono in grado di sopravvivere solo se coltivate e non rappresentano un problema malerbologico.
- Avventizzie: le specie introdotte accidentalmente con le attività umane e che non sono oggetto di coltura. Tra queste si distinguono: le naturalizzate ossia quelle presenti costantemente e diffuse omogeneamente in un territorio; le causali, quelle che hanno una presenza temporanea e limitata ad una località.