Esiste un solo documento scritto risalente alle fine del XX secolo, che attesta la coltivazione in Valle di questo vitigno, indicandolo come particolarmente resistente alle bruciature da sole. Oggi è sporadicamente presente in pochi vigneti nei comuni di Chambave e Chatillon, ma è in corso il recupero varietale. Presenta una foglia trilobata molto bollosa, con seno peziolare a margini sovrapposti. Il grappolo piccolo e compatto, porta acini tondi, dalla buccia pruinosa e tenera con polpa neutra ed acidula.