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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Il vino del terzo millenio.

Anno:2006

Autori:Piccoli F.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(26) da pagina 10 a pagina 11

I nuovi mercatiche si aprono al consumo del vino, essenziali per i produttori europei, richiedono un approccio e strategie diverse da quelle cui eravamo abituati, soprattutto a livello di comunicazione.

Gli Istituti tecnici della Lombardia.

Anno:2006

Autori:Graziani Patrizia

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(24)suppl da pagina 73 a pagina 76

La Lombardia è la regione che conta più istituti tecnici agrari, ben 11, caratteristica in linea con l'importanza che questa regione riveste nel panorama agricolo italiano.

Nuova cicalina della vite in Italia.

Anno:2006

Autori:Girolami V., Duso C., Mazzon L., Bressan A.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(24)suppl da pagina 65 a pagina 67

Erythroneura Vulnerata originaria del Nord America, riscontrata per la prima volta in Italia, è frequente in Veneto e Friuli Venezia Giulia su viti non trattate; la sua presenza è trascurabile in vigneti coltivati, anche se a conduzione biologica, e in vigneti abbandonati la sua presenza è notevole.

Viticoltura di precisione grande risorsa per il futuro.

Anno:2006

Autori:Dosso P., Spezia G.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(24)suppl da pagina 58 a pagina 63

A fronte di tecnologie già disponibili, non esiste una corrispondente offerta di macchine: l'interesse e la risposta da parte dell'utenza finale potranno stimolare le case costruttrici. Il punto della situazione con le applicazioni possibili.

Torna attuale la difesa del ragnetto rosso della vite.

Anno:2006

Autori:Morando A., Lavezzaro S., Sozzani F.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(27) da pagina 58 a pagina 60

Il problema dei tetranichidi, che sembrava accantonato, sta tornato prepotentemente alla ribalta, in particolare nelle zone più colpite dalla flavescenza dorata dove i ripetuti trattamenti contro il vettore possono disturbare lo sviluppo delle popolazioni dei predatori naturali.


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Sintomi e prima diagnosi dei giallumi della vite.

Anno:2006

Autori:Borgo M., Bellotto D., Filippin Luisa, Angelini Elisa

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(27) da pagina 53 a pagina 56

Tramite i monitoraggi pluriennali, esguiti da maggio a inizio novembre, è stato verificato che le viti con sintomi precoci di giallumi sono colpite da flavescenza dorata, mentre i sintomi di legno nero prevalgono solo a stagione inoltrata. La diagnosi precoce di campo è molto utile ai fini della lotta contro le epidemie dei giallumi.

Costi di produzione dell'uva con diverse forme di allevamento.

Anno:2006

Autori:Galletto L., Scaggiante S.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(27) da pagina 46 a pagina 51

L'analisi, che prende in considerazione forme di allevamento e densità diverse, determina i dati del passivo bilancio e offre un riferimento per le decisioni dell'impianto, fermo restando che per completare il quadro è fondamentale tener conto delle potenzialità produttive per quantità e qualità dell'uva.

Ocm vino: più che una riforma è una rivoluzione.

Anno:2006

Autori:Piccoli F.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(27) da pagina 8 a pagina 9

Abolizione delle misure di distillazione, aiuti all'estirpazione, incentivi alla comunicazione, ma soprattutto avvio a una forte liberalizzazione del settore vitivinicolo europeo che a partire dal 2014 non avrà più alcuna rete di protezione.

Rischio ocratossine sulle produzioni vitivinicole.

Anno:2006

Autori:Borgo M.

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(15) da pagina 83 a pagina 86

La presenza di ocratossine in vigneto dipende da molti fattori - variabili ecopedologiche e climatiche, suscettibilità varietale, condizioni colturali e agronomiche, sanità delle uve e presidi fitosanitari usati - ed è più elevata sulle uve danneggiate da tignole, oidio e ferite.

Nuove acquisizioni su botrite e altri marciumi del grappolo.

Anno:2006

Autori:Vercesi Annamaria

Rivista:L'Informatore Agrario N°62(15) da pagina 76 a pagina 80

I marciumi del grappolo vanno riconsiderati alla luce della scoperta di diverse tipologie genetiche nelle popolazioni di botrite - che hanno riflessi sulle strategie di difesa - e della potenziale produzione di metaboliti secondari tossici per l'uomo, tra cui l'ocratossina, da parte degli agenti dei marciumi secondari.