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Bibliografia

Ultimi inserimenti

OGM vite e vino, lo stato dell'arte.

Anno:2002

Autori:Parisi L.

Rivista:Vignevini N°29 (4) da pagina 77 a pagina 82

Le varietà coltivate derivano da modificazioni genetiche, ma parliamo di "transgenico", riferendoci a manipolazioni di uno o pochissimi caratteri, atte ad aumentare la resistenza alle malattie: inoltre anche i lieviti possono subire l'opera dell'ingegneria molecolare.

Il resveratrolo nella vite e nel vino: un po' di storia.

Anno:2002

Autori:Fregoni Costanza, Bavaresco L.

Rivista:Vignevini N°29 (4) da pagina 58 a pagina 68

E' una sostanza che viene prodotta dalla vite in caso di attacchi di funghi patogeni; sono riportate le tappe che hanno portato alla sua conoscenza, descrivendo infine gli effetti benefici sulla salute umana, che però sono esplicabili solo quando assunto con il vino.

Igiene nello stabilimento enologico.

Anno:2002

Autori:-

Rivista:Vignevini N°29 (4) da pagina 6 a pagina 7

L'igiene dei locali e delle attrezzature è sempre più importante, a partire dalla pigiatrice per finire alla linea di imbottigliamento: viene illustrato il layout di produzione con i relativi prodotti e loro descrizione, accoppiati alle varie situazioni di cantina.

Dove ti faccio assaggiare.

Anno:2002

Autori:Ugolini A.

Rivista:L'Assaggiatore N°24 (86) da pagina 9 a pagina 11

Dall'intervista di 40 aziende italiane, si è notato che in alcune vi siano già strutture per le operazioni di controllo produttivo basate sull'analisi sensoriale, mentre altre si affidino ad attività di degustazione e di contatto con il pubblico, aventi però funzioni pubblicitarie.

Nuove possibilità di palificazione del vigneto.

Anno:2002

Autori:Corradi C.

Rivista:Vignevini N°29 (11) da pagina 87 a pagina 92

Un problema della viticoltura moderna è l'individuazione del palo ideale: in cemento (fragile…),in legno (poco longevo…) e ora in materiale metallico, caratterizzati da varie sezioni, spessore e peso complessivo, influenti sulla resistenza e sui costi d'impianto.

Un elemento poliedrico, l'ossigeno.

Anno:2002

Autori:Moutounet M., Mazauric J.P.

Rivista:Vignevini N°29 (11) da pagina 72 a pagina 78

I fenomeni d'ossidazione influenzano positivamente o negativamente l'evoluzione del vino; oggetto della ricerca, è la conoscenza della dissoluzione e del consumo di ossigeno da parte del vino, dipendenti dal trasferimento, dal pompaggio, dal batonnage, dall'affinamento...

Dalla stabilizzazione sottrattiva alla conservativa.

Anno:2002

Autori:Comuzzo P., Tat Lara, Battistutta F., Zironi R.

Rivista:Vignevini N°29 (11) da pagina 64 a pagina 70

La chirifica e l'illimpidimento eseguite mediante la sottrazione di componenti instabili, hanno il difetto di pregiudicare fortemente la qualità del vino, in particolare sotto il profilo aromatico e sensoriale; la tecnologia attuale porta all'utilizzo di tannini e di beta-glucanasi.

Più polisaccaridi, maggiore qualità.

Anno:2002

Autori:Pellerin Patrice

Rivista:Vignevini N°29 (11) da pagina 56 a pagina 62

A seconda della provenienza dei polisaccaridi, da pareti cellulari dell'acino, dai lieviti S. cerevisiae, da microrganismi contaminanti, sarà differente la tecnica in natura di chiarifica e prevenzione degli intorbidamenti, ma anche la qualità del vino subirà delle influenze.

Arresti di fermentazione, le nebbie si diradano.

Anno:2002

Autori:Vaudano E., Maggiorotto G., Bosso A., Di Stefano R.

Rivista:Vignevini N°29 (11) da pagina 44 a pagina 54

La composizione in zuccheri, i batteri lattici e l'intervento di proteine "killer" possono determinare difficoltà nella ripresa fermentativa. Sono segnalate delle linee guide per ovviare al fenomeno, tenendo presente che si tratta di eventi casuali di difficile controllo pratico.

Tracciabilità con metodi molecolari dei batteri malolattici nei vini della Valpolicella.

Anno:2002

Autori:Torriani Sandra, Dellaglio F., Bovo Erica, Malacrinò Paola

Rivista:Industria delle Bevande N°31 (5) da pagina 442 a pagina 447

Grazie ai saggi di Polymerase Chain Reaction (PCR), nelle sue varie applicazioni, sono stati riconosciuti i batteri malolattici e si è seguita la dinamica del loro sviluppo nel corso della produzione dell'Amarone.