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Bibliografia

Ultimi inserimenti

La fertilità delle gemme dello Chardonnay.

Anno:1998

Autori:Sparacio A., Di Bernardi D., Capraro F., Melia V.

Rivista:L'Informatore Agrario N°54 (45) da pagina 81 a pagina 83

Lo studio condotto in Sicilia ha permesso di capire che la fertilità della gemma è indipendente dalla zona di ubicazione del vigneto ed è invece variabile secondo l'annata e la posizione sul tralcio fruttifero: la conoscenza di quest'ultimo fattore permette di ottimizzare la potatura secca e verde per regolare il carico produttivo.

Analisi del terreno e piani di fertilizzazione per l'impianto del vigneto.

Anno:1998

Autori:Fabrizi Silvia, De Bertoldi Silvia, Canali S., Cerroni A.

Rivista:L'Informatore Agrario N°54 (45) da pagina 75 a pagina 78

Al momento dell'impianto è indispensabile accertarsi dello stato nutrizionale del terreno, al fine di apportare gli elementri deficitari durante le lavorazioni del terreno. In seguito, a vigneto impiantato sarà difficile concimare efficacemente con elementi poco solubili quali fosforo e potassio.

Bag, il contenitore cambia faccia.

Anno:1998

Autori:Biancardi Clara

Rivista:Imbottigliamento N°9 da pagina 46 a pagina 47

Il bag in box rappresenta il recipiente ideale per la conservazione dei vini di uso comune, da consumarsi giovani. La particolare composizione del sacco (bag) interno garantisce la preservazione delle caratteristiche organolettiche del prodotto mentre la scatola esterna assicura un facile stoccaggio e una efficace personalizzazione.

Il vetro, materiale ecologico.

Anno:1998

Autori:Anonimo

Rivista:Imbottigliamento N°9 da pagina 96 a pagina 100

Il vetro è il materiale ecologico per eccellenza perchè è chimicamente inerte, è riutilizzabile e riciclabile, facendo così risparmiare energia e riducendo le emissioni per la lavorazione.

Permeabilità dei tappi ed evoluzione dei vini.

Anno:1998

Autori:Gruppo Sabatè

Rivista:Imbottigliamento N°9 da pagina 66 a pagina 69

Il lavoro mette a confronto i tappi di recente produzione in Altec (particelle di suberina + microsfere sintetiche + legante in poliuretano) con i tradizionali tappi in sughero. Il nuovo materiale presenta caratteristiche simili al sughero ma con una maggiore costanza.

Microfiltrazione tangenziale: un impianto totalmente automatizzato per il vino.

Anno:1998

Autori:Carminati Daniela

Rivista:Imbottigliamento N°9 da pagina 53 a pagina 60

La filtrazione tangenziale mette oggi a disposizione dell'enologo una vasta scelta di impianti di filtrazione anche a gestione totalmente automatica. Il fine ultimo è di ottimizzare le operazioni di filtrazione senza intaccare la qualità del prodotto, per cantine di tutte le dinmensioni.

Nuove tecniche di determinazione di lieviti e batteri in epifluorescenza.

Anno:1998

Autori:Berta P., Spertino M.

Rivista:L'Enotecnico N°34 (3) da pagina 56 a pagina 61

Per la determinazione microbiologica delle cellule presenti nel vino imbottigliato, è stata verificata l'efficacia di due coloranti che mettono in evidenza solo cellule vive interagendo con il patrimonio enzimatico e non con il DNA. I risultati ottenuti sono positivi.

Risposta produttiva e qualitativa dei vitigni Trebbiano e Biancame innestati su diversi portinnesti.

Anno:1998

Autori:Venturi A., Fontana Marisa, Marangoni B.

Rivista:Vignevini N°25 (10) da pagina 60 a pagina 67

Gli autori riferiscono di una prova svoltasi in Emilia-Romagna tra il 1987 e il 1992 su due vitigni tipici della zona allevati a GDC. Vengono presentate le particolari caratteristiche ed attitudini di ciascun portinnesto utilizzato.

Studi sulla ottimizzazione della tecnologia di ossigenazione preventiva dei mosti.

Anno:1998

Autori:Arfelli G., Piva A., Amati A.

Rivista:Vignevini N°25 (10) da pagina 82 a pagina 84

Secondo i risultati sperimentali esposti nell'articolo, il maggior abbattimento in sostanze polifenoliche si ottiene ossigenando il mosto in fase di pre-defecazione. Si ottengono così vini stabili anche in assenza di anidride solforosa.

Condizioni di impiego e scelta dei portinnesti in Campania.

Anno:1998

Autori:Boselli M.

Rivista:Vignevini N°25 (10) da pagina 54 a pagina 59

Oltre al Kober 5BB, ritrovabile nei vecchi impianti, i portinnesti più utilizzati sono il420A e il 1103P, con una propensione per il primo nelle aree maggiormente vocate.