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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Assistenza e protezione sono in crisi.

Anno:1998

Autori:Mengozzi Barbara

Rivista:Terra e Vita N°20 da pagina 69 a pagina 71

Società produttrici di fitofarmaci e servizi pubblici competenti hanno discuso nell'ambito dei forum fitoiatrici su come ridisegnare il ruolo e la presenza sul territorio dei servizi di lotta integrata e guidata e sul grosso problema delle liste dei prodotti ammessi dai disciplinari regionali.

L'indagine sulla maturazione dell'uva in un esteso comprensorio viticolo.

Anno:1998

Autori:Monticelli E.

Rivista:Vignevini N°5 da pagina 16 a pagina 18

Un vasto lavoro di controllo della maturazione potrebbe aiutare ad ottimizzare il momento della raccolta, anche definendo i vigneti indice al fine di ottenere dati comparabili fra le diverse annate.

La vocazione internazionale dell'Asti spumante.

Anno:1998

Autori:Zuccaro E.

Rivista:L'Informatore Agrario N°54 (25) da pagina 90

Il mercato dell'Asti negli ultimi anni ha subito una contrazione consistente, passando da quasi 85 milioni di bottiglie vendute nel '93 ai circa 70 milioni venduti nel '97. Per contro prendono quota alcuni mercati esteri "non tradizionali" come Taiwan, Giappone, Australia, Messico e Sud America.

Fermentazioni in contenitori in titanio e in acciaio AISI 316.

Anno:1998

Autori:Ciolfi G., Spera G., Garofolo A.

Rivista:Industria delle Bevande N°27 da pagina 241 a pagina 244

Fermentazioni in serbatoi in titanio e in acciaio AISI 316 favoriscono un più regolare sviluppo della fermentazione alcolica. Nei fermentati in titanio si evita la cessione di cationi nichel e cromo che favoriscono la produzione di composti di riduzione dei solfati quali SO2 e H2S.

Assaggiatori: giudici della qualità nella certificazione di prodotto.

Anno:1998

Autori:Odello L., Cantoni S.

Rivista:L'Assaggiatore N°66 da pagina 5 a pagina 7

La creazione dei profili dei vini Valcalepio rosso, bianco e moscato passito ha evidenziato l'importanza assunta dall'assaggiatore quale garante della tipicità e del valore sensoriale.

Dal Nebbiolo al Barolo tra tradizione e innovazione.

Anno:1998

Autori:Lanati D.

Rivista:L'Assaggiatore N°65 da pagina 5 a pagina 7

Durante la macerazione della cultivar Nebbiolo l'estrazione degli antociani è molto rapida ma si assiste poi ad una loro notevole diminuzione dovuta ad ossidazione, assorbimento e precipitazione. L'obbiettivo importante al fine di ottenere vini dal colore stabile è ostacolare questi processi.

Modifiche del contenuto di resveratrolo in uve di vitigni della Valpolicella nel corso della maturazione e dell'appassimento.

Anno:1998

Autori:Celotti E., Ferrarini R., Conte L.S., Giulivo C., Zironi R.

Rivista:Vignevini N°26 (5) da pagina 83 a pagina 91

La valutazione dei vini Recioto e Amarone fa supporre che durante l'invecchiamento intervengano processi ossidativi che determinano una diminuzione del contenuto di resveratrolo. L'appassimento delle uve iniziale ne determina invece un incremento.

La valutazione dell'astringenza.

Anno:1998

Autori:De Santis Diana

Rivista:L'Assaggiatore N°65 da pagina 8

L'astringenza è dovuta alla capacità da parte di alcuni sali, agenti disidratanti e polifenoli di formare legami e precipitare alcune proteine della saliva. Numerosi test sensoriali hanno dimostrato che l'incremento della viscosità porta alla riduzione del potere astringente.

Recenti esperienze di termomacerazione delle uve rosse.

Anno:1998

Autori:Celotti E., Rebecca Silvana

Rivista:Industria delle Bevande N°27 da pagina 245 a pagina 255

Il lavoro svolto ha dimostrato che la termomacerazione non ha pregiudicato le caratteristiche di resistenza all'invecchiamento del vino ottenuto che presentava un'estrazione di colore confrontabile e talvolta superiore al testimone e un buon rapporto tannini-antociani.

Primi risultati della selezione massale dei vitigni autoctoni valdostani a minor diffusione: Fumin, Mayolet, Premetta, Vuillermin e Prié.

Anno:1998

Autori:Moriondo G., Praz G., Rigazio L.

Rivista:Vignevini N°26 (5) da pagina 76 a pagina 80

Il lavoro di selezione massale posto in atto dall'I.A.R. su alcuni vitigni autoctoni valdostani, oltre a consentire il recupero varietale, ha portato all'individuazine dei biotipi più rispondenti per gli aspetti agronoimici e vegeto-produttivi per un futuro programma di selezione-clonale.