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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Partono le I.G.T. ovvero i vini ad indicazione geografica tipica.

Anno:1996

Autori:Bacca L.

Rivista:L'Enotecnico, 11, 48 - 52. N°-

La legge 164/92 prevede la categoria dei vini ad indicazione geografica tipica, interposti tra i vini da tavola comuni e le denominazioni di origine. L'articolo riassume alcune direttive sulla produzione e sulla designazione di questi nuovi prodotti.

Nutrizione minerale dei fruttiferi e della vite.

Anno:1996

Autori:Porro D., Failla O.

Rivista:L'Informatore Agrario, 41, 103 - 105. N°-

Questo lavoro, estratto dal III Simposio internazionale a Sargozza, offre una panoramica su quella che è la direzione attuale della ricerca facendo una rassegna delle comunicazioni scientifiche più interessanti presentate.

Primi cloni omologati con metodiche di pressione selettiva debole.

Anno:1996

Autori:Brancadoro L., Valenti L., Scienza A.

Rivista:L'Informatore Agrario, 34, 69 - 72. N°-

Questa metodologia, attraverso l'indagine e la conservazione della variabilità genetica del vitigno ha come obiettivo l'individuazione di cloni complementari che usati in miscela rispondano all'esigenza enologica di mantenimento della tipicità.

Indagine sulla diffusione e gravità del "Mal dell'esca" in alcuni vigneti della Toscana.

Anno:1996

Autori:Mugnai Laura, Imbriani R., Surico G.

Rivista:informatore Fitopatologico, 6, 50 - 56. N°-

In alcuni vigneti della zona di San Casciano Val di Pesa l'incidenza del Mal dell'esca ha raggiunto il 40% delle viti impiantate. L'incidenza non è stata uguale su tutte le cultivar presente ma la cv. Colorino è risultata moderatamente resistente.

Le carenze nutrizionali.

Anno:1996

Autori:Vercesi A.

Rivista:Terra e Vita, 42, 36 - 38. N°-

L'autore descrive i sintomi delle principali carenze, l'incidenza delle stesse e le possibili ripercussioni sulla produzione indicandone le concimazioni nei tempi e nelle modalità ottimali.

Impianto del vigneto.

Anno:1996

Autori:Peratoner C., Biasi W., Bonato L., Gasparinetti P., Maschio T., Teot G.

Rivista:L'Informatore Agrario, 41, 85 - 92. N°-

La meccanizzazione della messa a dimora delle barbatelle sta compiendo notevoli passi avanti: si avvale oggi di tecniche, come il laser, per la maggior precisione possibile, mentre si stanno sperimentando diversi metodi per interrare le viti senza danni al fine di avere il maggior attecchimento possibile.

Verso l'uscita dall'emergenza.

Anno:1996

Autori:Gamberini A.

Rivista:Terra e Vita, 1, 32 - 33. N°-

Unintervista all'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Giovanni Bodo che si prefigge efficenza e rapidità negli interventi: sono stati intanto completati gli interventi per l'alluvione avvenuto in Piemonte nel 1994.

Vite: la "rerum novarum".

Anno:1996

Autori:Mancini E.

Rivista:Terra e Vita, 1, 19. N°-

La riduzione della quantità di prodotto fino a livelli prossimi al fabbisogno e l'approssimarsi del termine del blocco dei nuovi impianti fà richiedere da più parti lo sblocco dei nuovi impianti : non bisogna dimenticare che la situazione attuale, generalmente rosea per gli operatori del settore, è frutto di una politica restrittiva sulle superfici e sulle produzioni.

La stupenda storia dell'Asti. il nostro spumante più diffuso nel mondo.

Anno:1996

Autori:Pelissetti E.

Rivista:L'Enotecnico, 11, 56 - 62. N°-

Nel 1995 sono state prodotte nel mondo oltre 85 milioni di bottigliedi Asti delle quali 64 milioni eportate. Pioniere della tecnica di vinificazione ìè stato G. Battista Croce che già nel 1500 aveva già intuito l'importanza di defecazione, filtrazioni, fermentazione a basse temperature. Il primo ad applicare le tecniche dello Champagne all'Asti fu Carlo Gancia.

Il punto sulla produzione mondiale e sulle nostre esportazioni 1995.

Anno:1996

Autori:Montemiglio L.

Rivista:L'Enotecnico, 11, 66 - 76. N°-

La produzione mondiale nel 1995 è stata di circa 250 milioni di hl di vino del quale il 60% prodotto in Europa e più precisamente per il 50% in Italia, Francia e Spagna.