La stagione appena trascorsa verrà da tutti ricordata come una delle più calde negli ultimi anni. In tutta la Penisola si sono registrate, nel mese di luglio, temperature prossime o superiori ai 40 °C in diversi giorni, coronando un’estate avara di precipitazioni. Contrariamente alle attese però non si sono registrati, almeno al centro-nord, i consueti fenomeni di stress idrico, grazie all’abbondante riserva di acqua creatasi in seguito alle copiose precipitazioni invernali e primaverili.
Come spesso accade, quando la canicola è rovente per lunghi periodi incrementa il rischio di forti rovesci temporaleschi, a volte con grandinate o, come accaduto in Sardegna nella zona di Oristano, veri e propri tifoni, a seguito dei quali i danni ai vigneti possono considerarsi la frazione meno preoccupante.
Da un punto di vista produttivo, la clemenza del clima ha consentito una vendemmia tendenzialmente di buona quantità, ma soprattutto con standard qualitativi molto elevati, specie per i vini rossi la cui maturazione non solo tecnologica, ma soprattutto fenolica, è apparsa quasi ovunque eccellente. Le varietà a bacca bianca hanno per contro risentito delle elevate temperature che, in alcuni casi, hanno costretto a raccolte anticipate per evitare la perdita di profumi.
Insomma, in assoluta controtendenza con quanto accaduto nel corso del 2014, quest’anno si è avuto un raccolto di eccellente qualità, creando i presupposti per quella che speriamo in futuro venga definita: 2015, un’ottima annata.
Per saperne di più...