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Alterazioni da batteri acetici

Acescenza

I batteri che nel vino possono causare acescenza appartengono ai generi Acetobacter e Gluconobacter. Entrambi di forma ellittica o a bastoncino e piccole dimensioni (0,5-0,8 x 0,9-4 micron), sono caratteristici Gram-negativi e aerobi obbligati. Essi sono in grado di metabolizzare l’etanolo o alcol etilico con produzione di acido acetico. Ciò comporta come conseguenza diretta una diminuzione del grado alcolico e un aumento dell’acidità volatile con caratteristico odore pungente e sgradevole, dato non tanto dalla percezione olfattiva diretta dell’acido acetico quanto piuttosto dall’estere etilico di quest’ultimo (acetato di etile), caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa. Quando questo raggiunge i 200 mg/l si può parlare del così detto “spunto acetico”.

Avendo definito i batteri acetici come “aerobi obbligati”, va da se che essi possano svilupparsi in substrati con una sicura disponibilità di ossigeno, come potrebbe essere la parte superiore di una vasca scolma, soprattutto se la gradazione alcolica non è molto elevata (10-11% v/v) e il tenore in SO2 molecolare inferiore ai 0,5 mg/l. È quindi fondamentale che il tecnico si preoccupi di verificare che i contenitori siano sempre ben colmi, oppure saturati con gas inerte quali N o CO2, oltre al tenore di SO2 attiva contro i microrganismi.

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