In passato, con sostegni in legno e pochissimi fili, l’operazione era veloce e senza problemi di smaltimento (ceppi e legno recuperati). Oggi è decisamente più costosa (4-6 mila euro/ha) specie qualora vi siano pali di cemento o di plastica da smaltire, o peggio pali di legno trattati con arsenico e cromo (tanalizzati). I materiali ferrosi (pali, accessori, fili) invece, si possono smaltire senza costi. La spesa più elevata è costituita dalla manodopera che deve procedere alla potatura e trinciatura dei sarmenti, recupero e trasporto fuori dal vigneto di fili, pali e tutori e infine all’estirpo dei vecchi ceppi.
Se all’estirpo segue a breve il reimpianto è molto importante asportare con cura tutte le radici (operazione ottimale se eseguita con escavatore). L’ideale sarebbe comunque lasciare riposare il terreno per almeno 1-2 anni per consentire la riduzione della carica microbica, vegetale e animale potenzialmente patogena.