È stato introdotto in Italia nel 1982. È in grado di penetrare rapidamente nei tessuti vegetali e di essere traslocato negli stessi per via sistemica (sia in senso ascendente che discendente). Penetrazione e traslocazione sono spiccate nelle foglie giovani, più limitate in quelle vecchie e nei grappoli.
Il meccanismo d’azione risulta duplice presentando contro le cellule fungine un’attività indiretta attraverso la mobilitazione delle difese delle piante e un’azione diretta che sfrutta la trasformazione del composto all’interno della pianta in ione fosforoso, biologicamente attivo. Vi è quindi inibizione dello sviluppo miceliare, inibizione della moltiplicazione fungina e una serie di effetti sulla struttura del micelio. La somma di tali attività esplica un’azione ad ampio raggio nei confronti del patogeno, il che riduce il rischio di insorgenza di fenomeni di resistenza, ad oggi non osservati per tale principio attivo.
Il maggior effetto antiperonosporico è espresso sull’apparato fogliare, mentre la protezione del grappolo risulta sensibilmente inferiore. Per questo motivo fosetyl Al ben si presta alla miscela con prodotti citotropico-translaminari o di copertura a diverso meccanismo d’azione, particolarmente attivi sul grappolo.