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Scelta del portinnesto

Scelta del portinnesto

È molto importante perché consente di adattare al meglio il vitigno all’ambiente ed in particolare al terreno. I portinnesti ammessi alla coltura in Italia sono 38 ma di questi quattro (140 Ru e 1103P prevalentemente diffusi al sud; Kober 5BB e SO4 prevalentemente al centro nord) superano il 60% del totale. La scelta, salvo casi particolari, non è univoca e rigida. Nell’ambito dei portinnesti più usati, sarebbe meglio dire quali sono da escludere in quel determinato ambiente. In ogni caso, specie negli appezzamenti collinari dove cambiano facilmente le caratteristiche del terreno, è bene mettere più di un portinnesto, scelti tra quelli ritenuti adatti. Per informazioni specifiche sui portinnesti si rimanda all’argomento “portinnesti”.

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Il passato e il presente della viticoltura americana in Toscana.

Prof. Vittorio Racah Memoria letta all'Accademia dei Georgofili il 3 gennaio 1915. Tratta di vari portinnesti in uso.

Nuovi portinnesti per le nuove sfide della viticoltura

Gianni Bigot Da Millevigne n. 6 del 2012 Si riportano le novità emerse dal Convegno "Il ruolo del portinnesto per una nuova viticoltura" tenutosi a Gorizia il 13 ottobre 2012 e organizzaro da Vivai Cooperativi Rauscedo.

La coltivazione del nebbiolo su terreni acidi: il ruolo del clone e del portainnesto

Da Vitenda 2023 Di Franco Mannini, Ivana Gribaudo, Daniela Cuozzo e Michele Colombo Un articolo che riporta i dati di una sperimentazione condotta a Gattinara in cui si è cofrontata l'adattabilità ai [...]
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