Prove sperimentali con varie combinazioni di innesto hanno dimostrato che l'impianto con barbatelle a radice lunga hanno una ripresa più rapida. Lo sviluppo maggiore avviene coi portinnesti 420A, SO4, 157-11 e 41B. Vedi l'APPROFONDIMENTO.
La messa a dimora, in una buca profonda e larga circa 30 cm, è in ogni caso l'unica possibile per la sostituzione delle fdallanze.
Difesa dalle brinate tardive
Il 19-20-21 aprile 2017 una ondata di gelo tardivo ha pesantemente danneggiato i vigneti del Nord Italia con forti cali produttivi (foto a destra). Tra i possibili mezzi di difesa vi è quello di lasciare il tralcio verticale come si vede dalla foto di sinistra fino a quando sarà cessato il rischio di gelate primaverili.
Altri mezzi di difesa dalle gelate di primavera
La trinciatura dell'erba nell'interfila (con la triturazione contemporanea del legno di potatura) crea una condizione di minore inversione termica in quanto il terreno si riscalda maggiormente. Vi sono anche in commercio prodotti antigelo anche se i dati sperimentali in merito sono pochi.
Si consiglia la lettura dell'APPROFONDIMENTO apparso su Vitenda 2018
Lotta alle nottue
Nella lotta a questi lepidotteri gli insetticidi possono presentare controindicazioni. Si può ricorrere alla raccolta manuale con un certo dispendio di tempo e magari più passagi. In alternativa si possono applicare al tronco minigonne in gomma o plastica che impediscono la risalita dell'insetto. Foto minigonne A. Lucchi
E' disponibile un APPROFONDIMENTO su un lavoro di ricerca del 1994
Sostituzione delle fallanze
Umidità del terreno permettendo, la vecchia pratica di zappatura e concimazione localizzata con azoto a lenta cessione è sicuramente utile per stimolare le giovani viti impiantate per sostituire quelle mancanti, soprattutto nel contesto difficile di un vigneto in piena produzione.
Se la vigna perisce, ripianta e rifiorisce
Terza edizione riveduta, aggiornata, ampliata e speriamo migliorata
del libro sull'impianto del vigneto.
Per vedere estratti e ordinarlo clicca l'immagine a fianco
Zolfo anti oidio e come ammendante
Limitatamente ai vigneti colpiti da oidio l’annata scorsa, o per quelli soggetti ad attacchi precoci, può essere utile rimettere in pista la vecchissima (ma sempre attuale ) regola dei trattamenti con zolfo in polvere sui germogli appena sviluppati. Lo zolfo che cade a terra (ovviamente la maggior parte) è comunque utile in particolare per i terreni a reazione basica (pH superiore a 7) nei quali funziona come ammendante.
Di Annibale Gandini
Da Vitenda 2012
L'autore descrive tutte le possibile fonti di svalutazione dei vini derivanti da contaminazioni microbiche, oggi più rare in cantina ma pur sempre possibili.