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Anno:2002
Autori:Poni S.
Rivista:L'Informatore Agrario N°58(40) da pagina 73 a pagina 78
Uno dei principali fattori che determinani la qualità delle uve è senzaltro la quantità di radiazione intercettata dalle foglie e dalle uve. Tuttora possiamo interagire su questo parametro con interventi colturali quali il sistema di allevamento, il carico di gemme e la potatura estiva.
Anno:2002
Autori:Bazzocchi C., Tellarini S.
Rivista:Informatore Fitopatologico N°52(1) da pagina 13 a pagina 17
A dieci anni dallemanazione del Regolamento (CE) 2092/91 vengono riportate le situazioni del comparto vegetale, le problematiche e le possibili soluzioni. Altresì vengono riportate tutte le norme per la produzione biologica a livello aziendale
Anno:2002
Autori:Cirigliano P., Egger E.
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(50) da pagina 65 a pagina 68
In seguito allo studio effettuato sulla provincia di Arezzo, al fine di attuare una zonazione viticola, emerge che sono le diversità stazionali e non le diversità pedoclimatiche a determinare una discriminazione viticola basata sulla qualità del prodotto.
Anno:2002
Autori:Rinaldi Ceroni M., Scannavini M.
Rivista:Informatore Fitopatologico N°52(9) da pagina 67 a pagina 70
Ttrifloxystrobin è stato testato al fine di verificarne l'efficacia biologica e l'efficacia fungicida qualora fosse inserito in una strategia di difesa contemplata nelle linee previste dai regolamenti di produzione integrata.
Anno:2002
Autori:Costacurta A.
Rivista:L'Informatore Agrario N°58 (50) da pagina 43 a pagina 45
Sono state approfondite le conoscenze sulle qualità viticole ed enologiche di questi due vitigni che danno ottimi risultati nell'ambiente litorale Marchigiano. La loro mescolanza con Chardonnay ha prodotto un vino di elevata qualità, utile per la crescita enologica ed economica dell'intera Italia Centrale.
Anno:2002
Autori:D'Agostino S., Monte L.G., Dugo Paola
Rivista:L'Enologo N°38 (12) da pagina 115 a pagina 121
I valori di polifenoli e gli indici di colore mostrano che i vini siciliani derivanti da cv. Nero d'Avola e Cabernet Sauvignon, hanno un'ottima attitudine a prolungati affinamenti prima in legno e poi in bottiglia, mentre per gli esteri etilici e gli acetati si denota un significativo contributo al quadro aromatico complessivo.
Anno:2002
Autori:Di Stefano R., Ummarino Iride, Asproudi Andriana, Gentilini Nadia, Garcia Moruno Emilia, Bursa Daniela
Rivista:L'Enologo N°38 (12) da pagina 101 a pagina 112
Dallo studio della composizione di questi vini, prodotti negli anni 2001 e 2002, si è osservata una sensibile variabiltà delle caratteristiche enologiche; inotre, l'analisi degli aromi ha evidenziato che le percentuali delle uve usate da ciascun produttore sono diverse e prevale la tendenza ad affinare i vini in barrique.
Anno:2002
Autori:Manzo M., Monaco Antonella
Rivista:L'Enologo N°38 (12) da pagina 95 a pagina 99
L'articolo sottolinea come il miglioramento qualitativo delle produzioni enologiche campane passi necessariamente attraverso la valorizzazione delle proprie risorse genetiche e non percorrendo scorciatoie deleteree, come il ricorso ai vitigni internazionali o a varietà geneticamente modificate.
Anno:2002
Autori:Flamini R., Dalla Vedova A., Castagner R., Salvador M.
Rivista:L'Enologo N°38 (12) da pagina 89 a pagina 94
Questo lavoro ha permesso la caratterizzazione della grappa di Prosecco ed il confronto della composizione chimica e delle caratteristiche sensoriali con grappe di vinacce differenti, evidenziando alcuni aromi tipici di tale distillato.
Anno:2002
Autori:Di Stefano R., Bosso Antonella, Panero Loretta, Follis R.
Rivista:L'Enologo N°38 (11) da pagina 105 a pagina 112
L'esperienza riportata ha permesso di constatare che mediante due differenti tecniche, vinificazione con estrazione differita degli antociani e vinificazione con fermentazione separata delle bucce e con ossidazione del mosto, è possibile ottenere vini con colore maggiormente stabile nel tempo.