Anno:1997
Autori:Martin M.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 6. N°-
In Valle d'Aost la peronospora non ha mai causato gravi danni: la particolare incidenza degli attacchi negli ultimi tre anni è forse da imputarsi proprio alla sottovalutazione del problema.
Anno:1997
Autori:Scapin I., Cravero S.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 7 - 9. N°-
Il Piemonte presenta un'estrema eterogeneità di aree in cui viene coltivata la vite, risulta perciò difficile fare una sintesi dettagliata delle problematiche inerenti la lotta antiperonosporica.
Anno:1997
Autori:Sancassani G.P.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 15 - 17. N°-
Anno:1997
Autori:Mescalchin E., Varner M.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 18 - 23. N°-
L'articolo descrive le tecniche adottate negli ultimi anni per la lotta alla peronospora in Trentino, in particolare mirate, ultimamente, alla riduzione dei residui sulla bacca.
Anno:1997
Autori:Clabassi I., Stefanelli G.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 24 - 28. N°-
Il Friuli è una delle regioni in cui la peronospora causa i danni più ingenti ed in cui il contenimento del patogeno stesso è più difficile. In zona operano numerosi gruppi di controllo che elaborano bollettini indicanti le più opportune strstegie di difesa.
Anno:1997
Autori:Culatti P.
Rivista:informatore Fitopatologico, 11, 11 - 14. N°-
Le viti lombarde si trovano in zone poco favorevoli allo sviluppo della peronospora ma è necessario ugualmente seguire attentamente i vigneti per non subire danni economici.
Anno:1997
Autori:Scannavini M., Mazzini F.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 11, 29 - 32. N°-
In Emilia Romagna vi sono due zone ben distinte in relazione all'incidenza della peronospora: una ad alto rischio ed una in cui l'incidenza è minore. Gli organi di assistenza tecnica ne tengono conto nell'esposizione dei bollettini per i trattamenti.
Anno:1997
Autori:Serra Salvatorica, Zanzotto A., Borgo M.
Rivista:Informatore Fitopatologico, 5, 48 - 55. N°-
La simulazione dal punto di vista della lotta non ha dato i risultati sperati per la scarsa elasticità del metodo nel seguire il reale sviluppo del patogeno.
Anno:1997
Autori:Decoin Marianne
Rivista:Phytoma, 7/8, 22 - 23. N°-
L'autrice analizza la diffusione dell'oidio nell'europa occidentale, soffermandosi sulle diverse strategie di lotta nei paesi di quest'area.
Anno:1997
Autori:Ubigli M.
Rivista:Industria delle Bevande, 10, 512 - 516. N°-
Collegandosi alla storia l'autore descrive alcune schede tecniche di degustazione dei vini. E' evidente lo sforzo compiuto per rendere la degustazione un fatto scientifico, il poiù possibile oggettivo.