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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Flessibilità delle strategie di difesa.

Anno:1996

Autori:Egger E.

Rivista:L'Informatore Agrario, 14, 45 - 65. N°-

Per ottimizzare la difesa fitosanitaria bisogna evitare gli schemi fissi riducendo gli sprechi di prodotto che vanno a incidere sulle spese dell'azienda e creano inutili inquinamenti. Con il sistema a calendario si rischia di trattare quando non è necessario.

Bilancio fitosanitario 1995.

Anno:1996

Autori:Mancini G., Ugolini A.

Rivista:L'Informatore Agrario, 14, 31 - 32. N°-

Il 1995 è stato caratterizzato da condizioni climatiche particolari : la produzione è stata notevolmente ridotta da basse temperature nella seconda decade di aprile (ridotta allegagione). In seguito forti precipitazioni ad inizio e fine estate hanno favorito l'insorgere di peronospora al nord e botrite al sud.

D.O.C. regionali: l'antimarketing?

Anno:1996

Autori:Pavan D.

Rivista:Vignevini, 4, 93 - 96. N°-

Il proliferare di denominazioni di origine ed il continuo passaggio da una specificazione all'altra rischiano di inflazionarne la credibilità e aumenta il rischio che un eventuale incidente di un singolo produttore ricada sull'intera D.O.C.

Come trattare i reflui.

Anno:1996

Autori:Conti F.

Rivista:Vignevini, 4, 67 - 72. N°-

Per il trattamento dei reflui sono disponibili varie metodiche applicabili dalle diverse aziende. Considerando gli aggravi fiscali ed economici legati allo smaltimento dei reflui, appare evidente l'interesse da parte di tutte le cantine, in particolare quelle di maggiori dimensioni, ad indirizzarsi verso soluzioni ecolologiche.

In cantina: agire sui punti critici.

Anno:1996

Autori:Rochard J., Viaud Marie Noelle

Rivista:Vignevini, 4, 65 - 66. N°-

Nelle varie operazioni di vinificazione vengono prodotti dei "rifiuti" (tartrati, fecce ecc...) che, insieme a grandi quantità di acqua, vengono immessi nella rete fognaria. Basterebbero pochi accorgimenti come il recupero delle fecce e l'uso di dispositivi a pressione per non sprecare acqua di lavaggio e inquinare meno.

Rifiuti vitivinicoli: un problema da gestire.

Anno:1996

Autori:Fumi Maria Daria, Parodi Guido

Rivista:Vignevini, 4, 52 - 56. N°-

E' necessario che vengano sviluppate tecnologie per il riciclo e lo sfruttamento dei sottoprodotti liquidi e solidi dell'industria enologica al fine di evitare sprechi e inquinamenti. Questo non deve essere imposto ai singoli produttori ma va gestito da consorzi ed enti a tale scopo preposti.

Valutazione dell'attività di Ampelomyces quisqualis nei confronti di Uncinula necator nell'Italia centro-settentrionale.

Anno:1996

Autori:Monchiero M., Piano Serenella, Gullino M. Lodovica

Rivista:Informatore Fitopatologico, 9, 19 - 23. N°-

L'impiego del fungo antagonista in associazione con zolfo e myclobutanil ha ridotto gli attacchi del 75-80% in presenza di infezioni di medio-alta gravità. Può essere validamente utilizzato in un programma di difesa integrata.

Confronto tra diverse tecniche di spollonatura della vite.

Anno:1996

Autori:Valenti L., Macarrone G.

Rivista:L'Informatore Agrario, 22, 61 - 66. N°-

La spollonatura con l'irrorazione di un fitoregolatore (NAA) ha causato il disseccamento dei polloni presenti e ne ha impedito la formazione di nuovi per tutta l'annata. Con la spollonatura meccanica e manuale l'intervento va ripetuto.

Le macchine per la potatura verde.

Anno:1996

Autori:Spezia G.

Rivista:L'Informatore Agrario, 22, 69 - 70. N°-

Le cimatrici possono essere suddivise secondo le caratteristiche costruttive degli organi di taglio in macchine a barre falcianti, a coltelli rotanti semplici e a coltelli rotanti a forbice. Secondo i fronti di taglio possono essere mono o bifilare, agire su un lato o su due lati del filare.

vinifera L.) allevata in cinque combinazioni d'innesto e con due sesti d'impianto.

Anno:1996

Autori:Ridomi A., Moretti G.

Rivista:Vignevini, 7/8, 3 - 8. N°-

La sperimentazione portata avanti in Veneto ha dato i seguenti risultati: la migliore risposta qualitativa si ha con il portainnesto 1103P e con il sesto di impianto più stretto (3,2 x 1,5 m).