Dopo un inverno nevoso al nord e con abbondanti piogge al centro-sud Italia, si è avuto un inizio primavera con temperature estive che hanno accelerato in modo eccezionale l'accrescimento dei germogli. Si pensi che l'operazione di palizzamento, al nord solitamente eseguita durante la seconda metà di maggio, per qualche vitigno precoce si è dovuta anticipare addirittura alla fine di aprile. I mesi successivi sono stati caratterizzati da clima fresco rispetto alla media stagionale e poche precipitazioni sino a fine maggio, quando in dieci giorni sono caduti da 100 a oltre 150 mm con qualche sporadica grandinata localmente dannosa. Tali eventi meteorici hanno promosso un'accelerazione dello sviluppo vegetativo, fino a quel momento rallentato per carenza idrica e basse temperature, e dato avvio ai primi attacchi fungini di peronospora e oidio nelle zone predisposte. Con le piogge di fine maggio, nei terreni sabbiosi si è verificato un dilavamento del magnesio, con conseguente comparsa dei caratteristici sintomi di carenza sull'apparato fogliare e, nei casi più gravi, disseccamento del rachide. Al nord le temperature fresche sono proseguite per tutto il mese di luglio e la prima settimana di agosto, mentre il centro-sud ha conosciuto un insolito maltempo con temporali e grandinate poco consuete per il periodo. Quando ormai l'estate sembrava sfumare, è giunta un'anomala ondata di caldo e asciutto che ha ulteriormente accelerato una maturazione già precoce a causa dell'anticipo della fioritura. Molte uve sono state raccolte anche 20 giorni prima rispetto alla media. Tali condizioni hanno favorito elevate concentrazioni zuccherine e acidità contenute. Ovviamente la sanità delle uve è risultata perfetta con totale assenza di botrite e presenza molto limitata di marciume acido e altri funghi. L'alternanza di temperature fresche nella prima decade di agosto e molto calde in seguito, hanno allungato molto il periodo vendemmiale: talvolta la medesima varietà sita a pochissima distanza è stata vendemmiata parte prestissimo, a cavallo tra agosto e settembre e parte alla fine di questo mese, ma sempre in condizioni di sanità ottimale. A causa delle piogge di giugno, nei terreni più freschi si è verificato il protrarsi dell'attività vegetativa fin oltre la raccolta favorendo gli attacchi tardivi di peronospora sulle femminelle e, in diversi casi, la presenza abbondante di oidio sulle foglie.
Per saperne di più...