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2016

L'annata viticola

La stagione 2016 è stata caratterizzata da un clima non eccessivamente caldo, ma con poche piogge in molte zone d'Italia, specie nel periodo estivo, prolungando tale tendenza sino alla raccolta dell'uva. L'inverno ha portato poche nevicate anche nelle zone viticole del Nord, mettendo a rischio in alcuni casi la riserva idrica durante la stagione vegetativa. Per fortuna le temperature mai troppo elevate, ad eccezione di qualche punta massima specie a fine luglio-agosto, hanno preservato i vigneti del Settentrione da uno stress idrico divenuto frequente negli ultimi anni.

Carenza d'acqua, ma soprattutto temperature elevate si sono avute invece in diverse zone del Sud e sulle isole, dove la maturazione è stata molto rallentata a causa del blocco delle funzioni metaboliche avvenuto nella pianta come risposta al secco eccessivo. Alcuni eventi piovosi si sono poi verificati nel corso della maturazione, ad esempio in Sardegna, non facendo altro che diluire i metaboliti accumulati nel grappolo e ritardando ulteriormente il periodo della raccolta, che per le varietà più tardive si è protratta sino a fine ottobre.

Il caldo non eccessivo ha altresì favorito quegli sbalzi termici tra giorno e notte, tanto importanti per l'accumulo di polifenoli ed aromi, portando a vini dal contenuto in alcol più che accettabile, ma soprattutto corredati da un equilibrio fenolico ed una ricchezza aromatica piuttosto rara nelle stagioni appena trascorse.

 

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L'annata viticola 2016

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