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2017

L'annata viticola

Assodato che il clima non è poi così diverso dal passato e che i fenomeni estremi ci sono sempre stati (Mariani, 2017) bisogna riconoscere che il 2017 ce l’ha messa tutta per farsi ricordare.

Fondamentalmente risulterà un’annata poco abbondante per ciò che riguarda la produzione di uva, classificandosi appena dopo il 1947 che detiene il record negativo del secolo scorso. I motivi sono da ricercarsi nelle grandinate e, soprattutto, nelle gelate primaverili, localizzate ma eccezionalmente estese, nella siccità che ha interessato tutta la Penisola e in parte anche nella minore fertilità delle gemme. Il tutto probabilmente accentuato dal fatto che le viti provenivano da alcune annate abbondanti e, visto che quest’anno mancava l’acqua, hanno pensato bene di riposarsi, speriamo per ben ripartire il prossimo anno!

Poca uva, ma molto buona e sana, oltreché particolarmente “pulita” perché in estate si sono fatti pochissimi interventi antiparassitari. Questo aspetto si è accentuato al Sud, dove si sono esauriti i trattamenti appena dopo la fase di pre-chiusura grappolo.

 

 

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