Il viticoltore riconosce bene le varietà che abitualmente coltiva e sarebbe in grado di individuarle anche in un altro ambiente, perché una determinata cultivar mantiene abbastanza costanti le sue caratteristiche (forma e colore delle foglie, dei tralci, dei grappoli, ecc.), con variazioni legate essenzialmente alle condizioni di nutrizione. Lo stesso viticoltore trova invece difficoltà a riconoscere qualche pianta diversa finita per errore assieme alle barbatelle acquistate. Stessi problemi si riscontrano per individuare, con un nome univoco, vecchie varietà ormai poco diffuse, chiamate a volte in modo diverso anche a distanza di pochi chilometri. Il tutto si spiega facilmente se si tiene conto che a livello mondiale ci sono da 12 a 15 mila varietà diverse di vite.