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Gusto di tappo

Gusto di tappo

Deriva da sugheri affetti da fenomeni degenerativi dovuti a funghi, Aspergillus, Penicillium, ecc. e a batteri dei generi Bacillus, Rhodococcus, Streptomyces con l’intervento di sostanze di origine esogena o tecnologica. Questi organismi attaccano i costituenti del sughero (lignina, acidi grassi, cere) e possono originare composti quali il tricloroanisolo (TCA) ed il guaiacolo (2-metossifenolo), tra le molecole che più spesso contribuiscono al gusto di tappo. Il TCA in particolare presenta una soglia di percezione bassissima (1,5-4 μg/L) e pertanto la sua azione sul vino con il caratteristico odore di muffa e cartone bagnato, risulta molto netta. Lo studio relativo ai difetti del tappo di sughero rappresenta un aspetto non ancora chiarito e tutt’oggi in evoluzione. Sono state ipotizzate diverse vie di sintesi, ma non è ancora stata individuata una correlazione sicura con il sughero come precursore e i diversi metaboliti come geosmina, metilisoborneolo, sesquiterpeni, ottene, ottonale, 1-otten-3-olo e vari derivati della pirazina.

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