Una delle forme di allevamento più diffuse, caratterizzata da un ceppo alto 60 -100cm, che si prolunga orizzontalmente lungo il filare in un cordone permanente (1-2m), sul quale sono inseriti, a una distanza di 15-30 cm) speroni con 2-4 gemme.
Evoluzione verso la sostenibilità per le legature in vigneto
I salici, pressoché l’unico materiale impiegato per le legature in vigneto fino a 50-60 anni fa, poi soppiantati da plastica, ferro e carta, ritrovano oggi un discreto interesse, grazie all’impegno verso la sostenibilità ambientale, nonostante i costi un po’ più elevati rispetto all’impiego delle legatrici elettriche, ormai diffusissime.
Storia dei portainnesti della vite
Un articolo approfondito, pubblicato su Vitenda 2025, in cui si ripercorrono le tappe storiche della lotta alla filossera della vite che innesco lo sviluppo di diversi portainnesti resistenti alla malattia.
Lieviti selezionati eco-tipici: tassello finale per comporre il mosaico della tipicità
Con lieviti ecotipici si intendono uno o più ceppi di lievito naturalmente presenti in una zona precisa, adatti quindi a garantire la tipicità di un vino locale. Possono essere selezionati e propagati per un utilizzo costante.
Myosotis arvensis
Specie erbacea appartenente alla famiglia delle Borraginaceae, che possiede un ciclo di vita annuale e che si può osservare ad inzio stagione.
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Cliccando sull'immagine potrai visualizzare tutti i video realizzati da Vit.En. riguardo le lavorazioni del passato ed i cambiamenti che hanno caratterizzato la viticoltura e più in generale la campagna nel tempo.
Le etichette sono costituite fondamentalmente da tre componenti principali: supporto, patina e trattamento del retro:
supporto: rappresenta lo strato intermedio dell’etichetta, alla quale conferisce consistenza e struttura. Deve possedere un’elevata resistenza meccanica per sopportare le sollecitazioni in fase di etichettatura. La buona collatura dello stesso è indispensabile per impedire la penetrazione della colla, e spesso l’aggiunta di ulteriori sostanze serve a regolare umidità e opacità della struttura.
patina: consiste soprattutto in pigmenti (caolino o creta) e sostanze leganti per ottenere una buona stampabilità. Altre aggiunte servono a regolare il grado di bianco, la resistenza a umidità, abrasioni e lavaggi con soda.
trattamento del retro: ha lo scopo di ridurre l’accartocciamento verso il lato patinato ed assicurare una buona planarità in diverse situazioni ambientali e tipi di colla.
Di Stefano Di Benedetto da Vitenda 2015
Dopo un esauriente excursus storico sull'evoluzione delle etichette si forniscono alcuni suggerimenti per orientarsi nella scelta di un elemento fondamentale per la comunicazione del prodotto, alla luce [...]
Stefano Di Benedetto
Da Vitenda 2016
L'autore focalizza i punti chiavi da tenere in considerazione per l'ideazione di un'etichetta efficace, capace di comunicare ai consumatori i dati essenziali di un prodotto e di un'azienda. A chi [...]