Il ripristino delle fallanze è un lavoro oneroso non solo per il costo esplicito delle nuove barbatelle da inserire all’interno del vigneto, ma anche e soprattutto per la messa a dimora delle stesse e l’attesa per l’entrata in produzione.
La rimessa di viti in mezzo ad altre piante, specie se adulte prevede l’esecuzione del buco, piuttosto ampio che possa ospitare buona parte dell’apparato radicale della giovane piantina.
Inoltre solitamente si tende a scegliere per i rimpiazzi portinnesti abastanza vigorosi, come 140 Ru e 1103 P.
In corso di verifica una nuova proposta dell’Università di Palermo, che prevede la messa a dimora di barbatelle dal fusto già formato chiamate “barbatelloni”, allevate su tutori, già durante l’anno in vivaio. Ciò consentirebbe di avere la giovane piantina già produttiva ad un anno dall’impianto, con notevoli vantaggi economici e di gestione.