Difesa agronomica: una gestione razionale della vegetazione e una buona aerazione dei grappoli è sicuramente utile per diminuire il rischio di infestazioni;
Difesa in agricoltura integrata: l’utilizzo di trappole a feromoni consente di monitorare il volo degli adulti e posizionare di conseguenza, se vengono superate le soglie di intervento, eventuali insetticidi. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un intervento insetticida contro la seconda generazione. Si arriva a due o tre trattamenti nelle aree più meridionali;
Difesa in agricoltura biologica: la confusione sessuale, applicata con erogatori che rilasciano feromoni in modo da confondere il maschio che non riesce a trovare la femmina e, quindi, a riprodursi. In genere vengono piazzati 500 dispenser/ha, legati ad altezza grappolo all’inizio del primo volo stagionale, avendo cura di rafforzare con una dose doppia di erogatori i bordi del vigneto, più soggetti all’azione negativa dei venti, e la sommità di un eventuale appezzamento collinare. Infatti il feromone, avendo un peso specifico più pesante dell’aria, tenderà ad andare verso valle. Oltre ai vari predatori naturali si possono distribuire funghi o batteri (il più conosciuto è il Bacillus thuringiensis).