In passato l’unico intervento possibile era lo sfalcio, peraltro solitamente molto difficoltoso perché il terreno non era livellato, bensì precedentemente arato o vangato a mano. Gli interventi di trinciatura si sono diffusi largamente a metà degli anni ‘70. Nei primi anni ‘80 è comparso il decespugliatore con filo di plastica e la tecnica è poi stata applicata anche ad attrezzi abbinati alle trattrici. Lo sfalcio con barre falcianti ha avuto una diffusione molto limitata, mentre con dispositivi rotanti (tipo tosaerba da giardino), abbastanza presente nelle zone più pianeggianti, sembra trovare ora un rinnovato interesse anche in collina. Anche in questo caso distinguiamo tra interventi interfila , sottofila e combinati.
Al pari delle lavorazioni, gli interventi sottofila di controllo superficiale delle infestanti sono relativamente agevoli con terreno pianeggiante e ceppi non troppo ravvicinati, mentre risultano sempre più problematici in zone collinari, soprattutto quando è presente un notevole dislivello tra interfila e sottofila, tipico delle sistemazioni in traverso nelle quali si effettua una gradonatura tra un filare e l’altro per facilitare il transito delle trattrici.