Anno:2003
Autori:Raimondo S.
Rivista:L'Enologo N°39(12) da pagina 67 a pagina 71
Continua il calo quantitativo che, nei primi sei mesi dell'anno ha fatto registrare una defezione quantitativa del vino sfuso del 45,4%, mentre il vino esportato in bottiglia è rimasto stabile.
Anno:2003
Autori:Gilardi G., Benzi D., Cravero S., Garibaldi A., Gullino M.L.
Rivista:Notiziario sulla protezione delle piante N°50(17) da pagina 49 a pagina 54
Nel corso del triennio 2000-2002 è stata saggiata la sensibilità di popolazioni di P.Viticola ad alcuni gruppi fingicidi largamente impiegati nel Roero (CN) e nell'alessandrino. In particolare è stata testata l'efficacia degli acetammidi (cymoxanil), fenilammidi (metalaxyl), morfoline (dimetomorf) e QoI (azoxystrobin).
Anno:2003
Autori:Palliotti A., Cartechini A., Silvestroni Oriana, Mattioli S., Neri D.
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(48) da pagina 59 a pagina -
Nelle controspalliere la riduzione della distanza tra i filari fino a 2.5 m consente di aumentare l'efficienza del vigneto e quindi la produttività per ettaro senza influire sulla qualità dell'uva.
Anno:2003
Autori:Peterlunger E., Zulini L., Cestari F., Petrussi C.
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(48) da pagina 57 a pagina -
Per l'ambiente e le condizioni di prova la distanza sulla fila di 1 metro si è dimostrata la più adeguata. Il grado zuccherino aumenta con il diminuire della distanza per incremento della superficie fogliare per chilogrammo di uva, ma diminuisce all'aumentare della produzione per ceppo più intensamente nelle distanze sulle file più basse.
Anno:2003
Autori:Intrieri C., Filippetti Ilaria, Lia G., Colucci Emilia, Poni S.
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(48) da pagina 55 a pagina -
La gestione del suolo incide nel lungo periodo sul livello produttivo e sulla dinamica di maturazione in modo più netto rispetto alle distanze sulla fila, che nelle condizione della prova si è rivelata scarsamente determinante sui rapporti tra attività vegetativa, produttiva e qualitativa delle piante.
Anno:2003
Autori:Di Lorenzo R., Gugliotta E., Santangelo T., Barbagallo Maria Gabriella
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(48) da pagina 52 a pagina -
Le variazioni della distanza di piantagione, sulla e tra file, nelle condizioni della prova, non hanno influenzato significativamente lo sviluppo vegetativo e, quindi, il completamento delle strutture scheletriche delle viti e l'avvio dell'attività produttiva.
Anno:2003
Autori:Intrieri C., Filippetti Ilaria, Ramazzotti Solange
Rivista:L'Informatore Agrario N°59(48) da pagina 41 a pagina 47
Per la scelta delle distanze di impianto la sperimentazione ha stabilito nuovi parametri agronomici basati sull' equilibrio fisiologico con l'ambiente. Tali parametri separano nettamente gli effetti delle distanze sulla fila che incidono sulla qualità delle uve, da quelli delle distanze tra le file, che modificano la produttività.
Anno:2003
Autori:Boschi M.
Rivista:Il Corriere Vinicolo N°77(8) da pagina 19 a pagina 21
Ridurre i costi di gestione è un obiettivo ormai comune a tutte le colture, in particolar modo alla viticoltura. Proprio per questo motivo, anche nella meccanizzazione delle varie operazioni colturali occorre fare molta attenzione affinché la riduzione dei costi non incida negativamente sulla qualità.
Anno:2003
Autori:Scarzello L.
Rivista:Il Corriere Vinicolo N°77(8) da pagina 12 a pagina -
Ora la regione si è fatta promotrice di un progetto che prevede la possibilità di dare nuovi spazi a quelle aree che finora hanno svolto un ruolo marginale. Tutti i rechiedenti devono però impegnarsi a mantere produttivi i vigneti per almeno 15 anni.
Anno:2003
Autori:Manaresi M.
Rivista:Il Corriere Vinicolo da pagina 17\"|20" a pagina 76(40)
Dall'inizio degli anni Settanta a oggi sono molti gli enti e i centri di sperimentazione viticola che si dedicano all'individuazione e alla salvaguardia delle varietà minori. D'altro canto l'italia è tra i paesi con il patrimonio ampelografico di maggior rilievo.