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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Il Mipaf fa chiarezza sull'utilizzo di Classico Riserva Superiore e delle sottozone e località.

Anno:2002

Autori:Pipitone D.

Rivista:L'Enologo N°38 (7/8) da pagina 54 a pagina 68

E' stato completato il quadro normativo attuativo della nuova OCM vino, qui riportata, di cui il Dicastero dell'agricoltura ha fornito i necessari chiarimenti in merito all'utilizzo delle singole menzioni e delle indicazioni geografiche.

Prove di acidificazione con acido L(+)lattico. Inflenza sulla composizione dei vini.

Anno:2002

Autori:Ummarino Ileana, Tamborra P., Garcia Moruno Emilia, Di Stefano R.

Rivista:L'Enologo N°38 (6) da pagina 105 a pagina 117

L'acidificazione eseguita con questo prodotto consente, a differenza dell'uso di acido tartarico, di modificare in modo preciso l'acidità titolabile, inducendo una diminuzione del pH e in più non influenza negativamente la stabilità tartarica del vino.

Come interpretare ed applicare lo schema del piano dei controlli sulle produzioni v.q.p.r.d.

Anno:2002

Autori:Pelissetti E.

Rivista:L'Enologo N°38 (6) da pagina 70 a pagina 78

Il Ministero delle politiche agricole ha emanato delle regole per meglio controllare le produzioni dei vini a Denominazione di origine; i Consorzi di Tutela saranno incaricati di effettuare i controlli dietro specifico piano di dettaglio operativo.

Il contenuto dei metalli pesanti dei vini prodotti nell'Italia meridionale.

Anno:2002

Autori:Suriano S., Savino M.

Rivista:L'Enologo N°38 (4) da pagina 99 a pagina 104

Sono stati analizzati 120 vini, di cui 104 pugliesi per verificare se i metalli pesanti erano presenti in quantitativi superiori da quelli indicati dal Reg. Cee n.466/2001, risultando nettamente inferiore ai limiti posti e quindi dal rassicurante aspetto sanitario.

I processi di maturazione e fermentazione in uve trattate con pyrimethanil.

Anno:2002

Autori:Graziani N., Castellari L.

Rivista:L'Enologo N°38 (4) da pagina 91 a pagina 96

E' stata indagata la selettività di questo antibotritico in uno studio condotto in Emilia Romagna su diverse cv.di vino, da cui si è dimostrato come non ci siano interferenze da parte del prodotto a carico della maturazione delle uve e della fermentazione dei mosti, sempre se applicato nel buon rispetto delle pratiche di campo.

Quattordici relazioni che vanno dalle chiusure al ricarico del prezzo del vino passando per la Cina.

Anno:2002

Autori:Pipitone D.

Rivista:L'Enologo N°38 (4) da pagina 48 a pagina 53

Discutendo su "Sughero e non", "L'enologia sulla rotta di Marco Polo" e "I prezzi tra produzione e consumo", si è svolto il congresso nazionale dell'Assoenologi, che ha previsto anche una degustazione guidata di vini prodotti in Cina e distribuiti sul mercato asiatico.

Determinazione del tenore in resveratrolo in vini prodotti in Calabria.

Anno:2002

Autori:La Torre Giovanna, Giuffrida Daniela, Lo Curto Simona, Pellicanò Teresa, Dugo G.

Rivista:L'Enologo N°38 (5) da pagina 89 a pagina 93

A seguito dell'importanza assunta dal resveratrolo negli ultimi anni per le sue proprietà farmacologiche è stata ottimizzata una procedura analitica per determinarne il contenuto in diversi vini italiani e valutare l'influenza di diversi fattori (cultivar, condizioni bio-climatiche, pratiche enologiche) sulla quantità finale presente.

Le più recenti acquisizioni teoriche e pratiche sugli arresti di fermentazione.

Anno:2002

Autori:Vaudano E., Maggiorotto Giovanna, Bosso Antonella, Di Stefano R.

Rivista:L'Enologo N°38 (5) da pagina 75 a pagina 84

Gli arresti di fermentazione restano un problema di estrema attualità: nell'articolo ne vengono esaminate le possibili cause (dalla carenza di azoto o di ossigeno alla concorrenza di batteri o alla presenza di proteine killer), le misure da adottare in via preventiva e la strategia da seguire per porvi rimedio.

Dalla muffa grigia gravi conseguenze enologiche

Anno:2002

Autori:Castino M.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (37) da pagina 9 a pagina 9

Lo sviluppo della muffa grigia ha delle ripercussioni sull'uva e sul vino che coinvolgono gran parte degli elementi che li compongono, alterando zuccheri e acidi, sottraendo sostanze necessarie ai lieviti, provocando ossidazioni, perdita di aromi e formazione di odori sgradevoli. Caseinato potassico, bentonite, PVPP e scorze di lievito ne limitano i danni.

La qualità "spillata" convince sempre di più.

Anno:2002

Autori:Amati Barbara

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (35) da pagina 12 a pagina 13

Il buon vecchio sistema di servire il "vino della casa" in caraffa spillandolo direttamente dalla botte o dalla damigiana trova nel vino alla spina un successore in grado di preservarne le proprietà organolettiche, ritagliandosi così fette di mercato sempre maggiori.