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Bibliografia

Ultimi inserimenti

L'affinamento in legno per far "sbocciare" il vino.

Anno:2002

Autori:Burgazzi Andreana, Trioli G.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (13) da pagina 14 a pagina 17

Se l'enologia avanza costantemente, il legno mantiene il suo ruolo insostituibile nelle cantine, perché in grado di esprimere al meglio le caratteristiche del vino; il suo consumo da parte delle tonnellerie francesi è aumentato del 250% in cinque anni, mentre le aziende italiane si fregiano delle tradizionali botti e tini tronco-coniche.

"Dolcetto di Diano" una scelta difficile.

Anno:2002

Autori:Ziliani F.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (13) da pagina 13 a pagina 13

Il dilemma che divide gli agricoltori di Diano d'Alba è quello di continuare a chiamare il proprio vino come "Dolcetto di Diano D'Alba" o, a scelta, "Diano d'Alba", oppure cambiare puntando a un nome che identifichi la zona o il nome del vitigno e si vuole arrivare a proporre alle autorità 13 sottozone, nelle quali saranno raggruppati i 77 sorì.

Il "Vigneto Veneto" cresce con equilibrio.

Anno:2002

Autori:Pelliccia F.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (13) da pagina 8 a pagina 8

Si è notato che nell'ultimo triennio vi è stato un aumento del 3,8% degli impianti, in perfetto equilibrio per mantenere gli attuali 75.000 ettari vitati; i dati ottenuti confermano la tendenza a puntare alla qualità e si specifica che i vitigni impiantati che hanno registrato gli aumenti più interessanti sono quelli autoctoni.

Un rapporto felice con qualche riserva.

Anno:2002

Autori:Regazzoni N.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (13) da pagina 6 a pagina 7

Un' indagine ddi AcNielsen ha evidenziato che ogni azienda vinicola italiana spende in pubblicità mediamente solo l'1,3% del proprio fatturato annuo, ma si è visto da uno studio francese che chi legge una critica favorevole di un vino dopo averlo bevuto è disposto a pagare un prezzo di molto superiore, confermando l'importanza dei "media".

La preziosa diversità dei "vecchi" vitigni.

Anno:2002

Autori:Schneider Anna

Rivista:Oicce Times N°3 (3) da pagina 43 a pagina 43

Tra le risorse su cui la specie umana può contare per il proprio progresso, la diversitrà biologica è la più sottovalutata, ma parimenti importante. Conservare e valorizzare i vitigni che rischiano di scomparire, oltre che di fondamentale importanza per il futuro, potrebbe rivelarsi piacevole... ed economicamente redditizio.

Il "Piano Borgogna" attuato dai produttori.

Anno:2002

Autori:Razzano A.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (16) da pagina 21 a pagina 21

A fronte di un export passato dal 60% al 51%, si è costituito questo piano:"…affinchè ritorni ad essere un vino perfetto come è sempre stato, giustificando così i suoi prezzi" che prevede anche di comprare bottiglie con la denominazione "Borgogna" nei mercati francesi ed esteri, per sottoporle a prove di genuinità e di gusto.

Per la "Doc Soave" significative novità.

Anno:2002

Autori:Zuccaro E.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (16) da pagina 19 a pagina 19

E' stato modificato il disciplinare di produzione che prevede l'esclusione della versione "superiore", si aggiunge la sottozona "Colli Scaligeri", caratterizzata la base ampelografica e definita la forma diallevamente, esclusivamente a spalliera, semplice o doppia, o a pergola unilaterale semplice o a pergola veronese mono o bilaterale.

Soave, torna in auge il vitigno Trebbiano.

Anno:2002

Autori:Sommacampagna Monica

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (16) da pagina 12 a pagina 12

E' stato avviato nel 1998, un progetto con l'obiettivo di ricercare nuove strade per diversificare la produzione, tenendo come preciso riferimento questo vitigno autoctono; nella fase di studio sono stati individuati nove cloni oggi in fase di osservazione.

Un grande successo da gestire al meglio.

Anno:2002

Autori:-

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75 (16) da pagina 7 a pagina 9

In questi ultimi anni, l'interesse verso l'Amarone è cresciuto notevolmente, tanto da far aumentare il prezzo da 3.500£ al litro del '95 alle 15.000£ al litro del 2002, ma si cerca di migliorarne la produzione proponendo il riconoscimento a DOCG, riducendo la resa a 80 q/ha, limitando la produzione a una zona limitata, imporre il blocco concreto dei diritti di impianto.

Confronto organolettico di liquori di limone provenienti da agricoltura biologica.

Anno:2002

Autori:Naviglio D., Raia C., Naviglio B., Tomaselli M., Bolognese A., Correale G., Manfra M., Saggiomo S.

Rivista:Industria delle Bevande N°31 (181) da pagina 448 a pagina 455

Un test di confronto organolettico tra due liquori di limoni provenienti da agricoltura biologica, il primo reperito in commercio e prodotto seguendo il metodo tradizionale e il secondo ottenuto mediante l'impiego del Naviglio Estrattore, dimostra la netta superiorità di quest'ultimo.