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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Problematiche della gestione della fermentazione malolattica in vino.

Anno:2001

Autori:Vincenzini M., Granchi Lisa, Guerrini Simona, Materassi R.

Rivista:Industria delle Bevande N°30 (171) da pagina 18 a pagina 24

Colture starter per la qaulità e tipicità dei vini.

Anno:2001

Autori:Romano Patrizia, Paraggio Margherita , Monteleone E., Fiore Concetta, Lipani G., Caruso M., Capece Angela, Ricciardi Annamaria

Rivista:Industria delle Bevande N°30 (171) da pagina 11 a pagina 17

Contrariamente a quanto avviene per l'industria birraria, in enologia poche colture selezionate di S. cerevisiae vengono impiegate per la vinificazioni di vini diffrenti. In questo studio si vuole dimostrare come ceppi specifici per ogni vino determinino una migliore qualità.

Soluzioni tradizionali ed innovative per la depurazione dei reflui di cantina.

Anno:2001

Autori:Lante Anna, Crapisi Antonella, Lomolino Giovanna, Spettoli P.

Rivista:Industria delle Bevande N°30 (171) da pagina 6 a pagina 10

Le recenti disposizioni legislative in materia pongono come obiettivo l'abbatimento dell'impatto ambientale riducendo il voume dei rifiuti prodotti, mediante operazioni di riciclaggio, riutilizzo e recupero. Si riporta la descrizione dettagliata di ogni operazione.

XXV congraesso mondiale della vite e del vino: i lavori della sezione "Nutrizione e salute".

Anno:2001

Autori:G.C.

Rivista:Imbottigliamento N°24 (1) da pagina 32 a pagina 36

Dalla ricerche esposte al Congresso si evince che i consumatori moderati di vino presentano una minorte incidenza di malattie cardiovascolari e una più modesta mortalità.

L'Australia vuole competere con i vini del Vecchiomondo.

Anno:2001

Autori:Mauss S.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°74 (15) da pagina 3 a pagina 6

La vitivinicoltura australiana è in forte incremento un pò in tutti gli Stati del Continente; la motivazione è da ricercarsi nella strategia di commercio, condotta da alcuni anni sui mercati mondiali, mirata alla concorrenza verso Francia e Italia piuttosto che ai Paesi del Sud America.

Copertura omogenea del vigneto.

Anno:2001

Autori:Boschi M.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°74 (10) da pagina 5

L'esigenza di distribuire prodotti a bassissimi dosaggi nel rispetto della salute dell'operatore e dell'ambiente ha stimolato il settore delle attrezzature ad evolversi niotevolmente: le recenti acquisizioni di alcune case costruttrici garantiscono oggi un' elevata efficienza.

Il vino cerasuolo di Vittoria Doc e i vini monovarietali da uve Frappato e Nero d'Avola: polifenoli e caratteristiche cromatiche.

Anno:2001

Autori:Papucci A., D'Agostino S., Riotto M.R., Montano G., Cappadonia C., Raccuglia G.L.

Rivista:Vignevini N°28 (3) da pagina 88 a pagina 93

La complementarietà, scoperta da uno studio su varie annate, delle caratteristiche dei due vitigni potrebbe offrrire al Cerasuolo l'oppportunità di affermarsi sia come vino giovane, vivace e dal gradevole colore di ciliegia, che come vino da invecchiamento.

L'affinamento dei vini bianchi.

Anno:2001

Autori:Ledoux Virginie, Cruege Valerie

Rivista:Vignevini N°28 (3) da pagina 67 a pagina 73

Le recenti acquisizioni sull'evoluzione dei bianchi mantenuti a contatto con le fecce sono veramente sorprendenti. Quanto segue è un'analisi dettagliata del chimismo, che coinvolge le fecce durante l'elaborazione e l'affinamento del prodotto.

Prime attenzioni ai nuovi impianti.

Anno:2001

Autori:Monticelli E.

Rivista:Vignevini N°28 (3) da pagina 59 a pagina 62

Le giovani piante di vite nei primi tre annni possono presentare evidenti manifestazioni di sofferenze nutrizionali, imputabili alle caratteristiche del terreno e del portinnesto. Il lavoro è interessante poichè fornisce un utile suporto al riconoscimento di tali sintomatologie.

Produzione di uva da vino con metodo biologico nell'ambiente caldo-arido dell'Italia meridionale.

Anno:2001

Autori:Antonacci D., Simeone V.

Rivista:Vignevini N°28 (3) da pagina 26 a pagina 37

L'ambiente preso in esame presenta ottime potenzialità per la produzione di uva da vino con metodo biologico, infatti le condizioni favorevoli a livello climatico e pedologico permettono di ottenere produzioni di alta qualità anche dai neo-impianti.