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Anno:1998
Autori:Scannavini M., Spada G., Mazzini F., Ponti I.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 595 a pagina 600
Gli autori mettono a confronto dicarbossimidi, ciprodinil+fludioxonil, pyrimethanil e mepanipirim e ciproconazolo. La maggiore efficacia è risultata per ciprodinil + fludioxonil mentre ciproconazolo non ha manifestato alcuna attività antibotritica.
Anno:1998
Autori:Cravero S., Ferrari D., Occhetti P., Scapin I.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 585 a pagina 588
Si sono messi a confronto prodotti di recente introduzione di sintesi o di origine naturale con dicarbossimidi. SI sono dimostrati efficaci al pari dei dicarbossimidi sia pirymethanil che mepanypirim mentre ciproconazolo richiede ulteriori verifiche, così come il prodotto a base di propoli ed equiseto.
Anno:1998
Autori:Egger E., D'Arcangelo M.E.M., Lugugnani U., Valentini P.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 557 a pagina 562
Nella prova triennale, che ha messo a confronto quinoxyfen, tetraconazolo, pyrifenox e varie formulazioni di zolfo, si è dimostrata la piena validità dei nuovi principi attivi. In condizioni di alto rischio della malattia lo zolfo colloidale non risulta pienamente efficace se non accompagnato a zolfo micronizzato.
Anno:1998
Autori:Brunelli A., Flori P., D'Elia A., Fiorini T.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 551 a pagina 556
E' stata saggiata la validità di strobilurine, quinoline e prodotti a base di acidi grassi (MYX e Synertrol) a confronto con triazoli. Emerge la necessità di intervenire prima della comparsa dei sintomi per contenere efficacemente il patogeno. Solo gli acidi grassi hanno manifestato un'asportazione della pruina, ovviabile con l'alternanza con altri prodotti.
Anno:1998
Autori:Scannavini M., Spada G., Garaffoni M., Mazzini F., Ponti I.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 545 a pagina 550
I risultati migliori nella lotta oll'oidio della vite vengono ancora ottenuti con il tradizionale impiego di zolfo a turni settimanali e a dosi elevate. Dimostrano anche la loro validità la miscela tebuconazolo-triadimenol, l'azozystrobin e il quinoxyfen.
Anno:1998
Autori:Aloi C., Faccini F., Marsilii E., Savino F., Sicbaldi F., Mallegni C.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 541 a pagina 544
Vengono riportati i risultati di un biennio di prove effettuate in varie regioni italiane per valutare l'efficacia di quinoxyfen, impiegato dalla comparsa delle condizioni ideali per il manifestarsi di Uncinula, fino all'invaiatura, ad intervalli di 14 giorni.
Anno:1998
Autori:Burruano S., Conigliaro G., Torta L.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 537 a pagina 540
In prove di inoculazione di Plasmopara viticola in laboratorio su vite si è notata l'associazione del patogeno con Acremonium byssoides. Vengono divulgati i risultati di un indagine effettuata al fine di chiarire le interazioni fra le due crittogame.
Anno:1998
Autori:Egger E., D'Arcangelo M.E.M., Petrucci I., Lugugnani U., Valentini P.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 531 a pagina 536
Sono allo studio diverse formulazioni a base di rame per maggiorare l'efficacia antiperonosporica di questo elemento riducendone le dosi di impiego: fra i preparati provati (ossisolfati, tallati) nessuno ha evidenziato una protezione soddisfacente mentre si intravede la possibilità di ridurre le dosi di ossicloruri e idrossidi (25000 e 1000 g7ha) mantenendo una copertura sufficiente.
Anno:1998
Autori:Scapin I., Cravero S., Ferrari D., Piotti D.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 519 a pagina 524
La prova ha messo a confronto diversi antioperonosporici di nuova introduzione e formulazioni cupriche a basso apporto di rame. I primi, rappresentati da azoxystrobin, famoxadone+cymoxanil e benalxyl+mancozeb+fosetyl-Al hanno dimostrato un'efficacia elevata mentre i secondi hanno dato risultati contrastanti.
Anno:1998
Autori:Palmieri R., Giacchè E., Marazzato G., Malizia R., Giacomelli G., Politi A.
Rivista:Atti Giornate Fitopatologiche N°- da pagina 513 a pagina 518
L'impiego di azoxystrobin, a turni fissi di 10-12 giorni o con interventi mirati, permette una protezione efficace sia sul grappolo che sulle foglie, uguale o a volte superiore ai principi attivi di confronto. Non si notano cali di efficacia con applicazioni a volumi d'acqua ridotti.