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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Risultati preliminari di un metodo di saggio biologico in serra con l'utilizzo di materiale micropropagato di vite.

Anno:1998

Autori:Vindimian M. E., Ciccotti M. A., Malossini U., Roncador I.

Rivista:Vignevini N°26 (4) da pagina 73 a pagina 75

Gli autori propongono un saggio biologico in serra mediante l'utilizzo di piante indicatrici ottenute per micropropagazione, in alternativa al saggio legnoso in campo, al saggio a verde e al micro-innesto. Con questa metodologia è possibile verificare al presenza di malattie virali o virus-simili.

Primi risultati della zonazione del Barbera dell' Oltrepo pavese Doc.

Anno:1998

Autori:Bosso A., Ubigli M., Bottero S., Maffi M.

Rivista:Vignevini N°26 (4) da pagina 77 a pagina 87

Un campione di 30 Barbera 1993 è stato sottoposto alla degustazione e i risultati conseguiti sono stati sottoposti ad alcune tecniche di analisi multivariata. A questa metodologia seguirà l'approfondimento delle caratteristiche pedoclimatiche dei luoghi di produzione e le metodologie enologiche seguite, per valutarne le correlazioni con il profilo organolettico.

Verifica della qualità applicata ai coadiuvanti di uso enologico.

Anno:1998

Autori:Ferrarini R., Zironi R., Celotti E.

Rivista:Vignevini N°26 (4) da pagina 89 a pagina 104

Dei coadiuvanti non bisogna solo considerare la corretta modalità di utilizzo ma bisogna prendere in considerazione anche la qualità del prodotto utilizzato: un chiarificante di basso livello qualitativo può dare risultati minori o addirittura danneggiare le caratteristiche organolettiche del vino trattato.

Alcolici, cala l'export in volume ma tiene il valore.

Anno:1998

Autori:R.D.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°71 (15) da pagina 25 a pagina 28

I dati sull'esportazione di alcolici delinea un chiaro quadro di quello che il consumatore pretende oggi : si vanno riducendo i consumi ma si è disposti ad esborsi maggiori a patto di avere una qualità elevata.

Icif, la cucina italiana sbarca nei paesi del Sud Est asiatico.

Anno:1998

Autori:Zuccaro E.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°71 (15) da pagina 5

L'Italian culinary institute for foreigners, fondato sette anni fa, si prefigge la formazione di cuochi stranieri alla cucina tipica italiana: i corsi vengono organizzati nei paesi di origine ma anche in scuole qui in Italia: i ristoranti italiani all'estero sono un'insostituibile mezzo di diffusione dei nostri prodotti dell'agroalimentare, quindi anche del vino, all'estero.

Allarmismi spesso ingiustificati: si beve meglio e al femminile.

Anno:1998

Autori:Somma G.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°71 (15) da pagina 1 a pagina 6

Un indagine della Doxa per conto dell'Osservatorio permanente sui giovani e l'alcol ha evidenziato un quadro positivo a favore del vino: diminuiscono i consumi ma resta invariata la spesa (più qualità), aumentano le donne consumatrici. Diminuiscono gli abusi e si presta più attenzione ai rischi.

Le insidie dell'esca.

Anno:1998

Autori:Fulcrum

Rivista:Terra e Vita N°26 (14) da pagina 94

Il mal dell'esca può essere considerato la patologia più insidiosa per la vite, davanti a peronospora e oidio: questo per i suoi effetti sovente letali e per la totale assenza al momento di rimedi provatamente efficaci.

Tignoletta: generazioni a rischio.

Anno:1998

Autori:F.C., S.N.

Rivista:Terra e Vita N°26 (14) da pagina 106 a pagina 110

Nella lotta alla tignoletta la lotta guidata è ormai il metodo più diffuso, a favore della riduzione delle quantità di insetticidi impiegato e del numero dei trattamenti. Il metodo và però conosciuto molto bene, al fine di "mirare" i trattamenti.

Oidio, come cambiano le strategie.

Anno:1998

Autori:Corvi F., Nardi S.

Rivista:Terra e Vita N°26 (14) da pagina 102 a pagina 106

Nuovi principi attivi hanno efficacemente affiancato lo zolfo e il dinocap nella lotta all'oidio: pirimidine e triazoli vanno però usati nel modo corretto, per garantirne un'efficacia sicura e duratura.

Abbattimento dell'acidità volatile dei vini mediante adsorbenti a base di zeoliti.

Anno:1998

Autori:Ciambelli P., Di Matteo M., Nota G., Romano R., Spagna Musso S.

Rivista:Industria delle Bevande N°27 (4) da pagina 120 a pagina 122

Mediante il passaggio di vino in zeoliti, precedentemente trattati per aumentarne il potere adsorbente, si è dimostrato sperimentalmente un abbattimento del 60% dell'acido acetico presente, con una riduzione trascurabile degli altri acidi.