Ricerca per Tag: Aromi varietali
di Aldo GarofaloSi parla spesso delle qualità nutraceutiche delle uve e dei vini con particolare riferimento al potere antiradicalico. Questo articolo mette in evidenza come, nell'ambito delle medesime cultivar, esistano differenze
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di Vincenzo Gerbi, Luca Rolle, Silvia Guidoni, Giuseppe Zeppa, Anna Schneider.
Da Vitenda 2004Nell'ottica della valorizzazione dei vitigni autoctoni vengono riportate le caratteristiche chimico-organolettiche di alcuni profili significativo.
di Enrico Peterlunger
Da Vitenda 1999 L’importanza delle metossipirazine nell’aroma “erbaceo” del Sauvignon. Il loro metabolismo è influenzato in grande misura dal clima e in particolare
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Autori Vari
Da Vitenda 2008
Gli autori esaminano alcuni vitigni liguri minori (Pollera, Massaretta, Barbarossa) valutandone la composizione e la maturità fenolica, il profilo antocianico medio, la durezza delle bucce e altre
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Di Claudia Ferretti da Vitenda 2015
dal Centro Studi Assaggiatori Claudia Ferretti presenta uno studio sull'evoluzione sensoriale del vino una volta che la bottiglia è stata aperta.
Di Domenico Tiberi, Paolo Pietromarchi, Gaetano Ciolfi, Fabio Mencarelli
Da Vitenda 2012
Il Moscato di Terracina e il Cesanese d'Affile sono stati analizzati dal punto di vista chimico e organolettico nella produzione di succhi d'uva;
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Luigi Dagna
Da Vitenda 2012
Le tecniche di ricerca basate sui rapporti isotopici dei metalli pesanti diventa un ulteriore strumento per lo studio della tracciabilità geografica dei vitigni e dei vini che ne derivano.
M.C. Cravero
Da Millevigne n. 4 del 2013
Si presentano i risultati di alcune analisi sensoriali condotte su vini prodotti con la varietà autoctona piemontese Nascetta nel corso di varie annate.
Morando A., Lavezzaro S.
L'Informatore agrario (21) 2014
Operando su cultivar sensibili come il Moscato bianco, la lotta antibotritica diventa fondamentale per la preservazione dei composti aromatici e la prevenzione di odori sgradevoli.
Di Maria Carla Cravero et al.
Da Millevigne, 2, 2015
Lo studio è stato condotto su vini piemontesi bianchi (Arneis e Chardonnay) e rossi (Nebbiolo, barbera, Dolcetto e grignolino).