Appartiene al folto gruppo delle Malvasie, importate nel 1300 dal Peloponneso, al seguito delle navi veneziane che praticavano quelle rotte commerciali. Si diffusero rapidamente in tutta Italia e presero il nome della località in cui venivano coltivate. Con il termine Malvasia quindi non si identifica un vitigno particolare ma più che altro un tipo di vino dolce, alcolico, aromatico molto diffuso nel Medioevo. Varietà, quella coltivata in Basilicata, dal grappolo spargolo di media taglia caratterizzato da produzioni elevate e costanti e dalla tolleranza alle principali crittogame. La buona acidità del vino che si ottiene lo rende adatto al taglio con i bianchi del sud, spesso carenti in tal senso.