Gli ugelli cosiddetti “antideriva” sono ugelli che permettono di ridurre le perdite date da fenomeni di deriva. Il funzionamento degli antigoccia – o ugelli ad iniezione d’aria- è molto semplice: l’ugello presenta, oltre che al foro d’uscita del liquido, un foro laterale che ha la funzione di aspirare aria dall’esterno durante l’irrorazione (tipo tubo venturi). L’aspirazione di aria all’interno dell’ugello fa si che la miscela fitoiatrica espulsa si unisca a questa, con la conseguente formazione di bolle all’interno del liquido in uscita. Queste bolle d’aria hanno il compito di aumentare la dimensione delle gocce prodotte. Grazie agli ugelli a iniezione d’aria si utilizza la stessa quantità di prodotto V/ha, ottenendo però gocce più grandi, quindi meno soggette a fenomeni di deriva.
SU questi dispositivi sono segnalate alcune problematiche generali tra cui la maggiore possibilità di otturazione, la difficoltà da parte dell’operatore nel valutare il corretto funzionamento durante il trattamento, l’utilizzo di minore portata a ridotte pressioni e con liquidi viscosi e una ridotta efficacia quando è richiesta una elevata copertura (> 50 impatti/cm2).