di Simone Lavezzaro
Sono ormai remoti i tempi in cui, terminata la fermentazione alcolica, il vino doveva immediatamente essere separato dalle proprie fecce, pena l’instaurarsi di odori sgradevoli spesso difficili da eliminare.
Ciò che in passato era considerato deleterio, diviene oggi materia naturale proficuamente sfruttabile da parte dell’enologo. Persino il nome è mutato nel tempo, dal dispregiativo “fecce” al moderno ed elegante francesismo “lies”.