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Bibliografia

Ultimi inserimenti

Denominazione di origine bilancio e prospettive

Anno:2002

Autori:Zuccaro E.

Rivista:Il Corriere Vinicolo N°75(42) da pagina 10 a pagina 11

Produttori, enologi, esperti di mercato, amministratori locali, politici e giornalisti si sono dati appuntamento il 19 ottobre a Vignale Monferrato per discutere della denominazione d'origine dei vini ma anche, e soprattutto, sulle prospettive dell'attuale normativa.

Trattamento con acqua calda su legno di marze e su radici di barbatelle innestate di alcuni vitigni ( Vitis vinifera L.)

Anno:2002

Autori:Moretti G., Anaclerio F., Gardiman M., Lovat L.

Rivista:Vignevini N°29(9) da pagina 84 a pagina 91

Vengono riportati i risultati di una prova effettuata sottoponendo diverse tipologie di barbatelle a shock termico. Si dimostra che tale trattamento provoca dei rallentamenti nella rigenerazione dei calli da ferita e dello sviluppo vegetativo.

Quali controlli per l'uva

Anno:2002

Autori:Tablino L.

Rivista:Vignevini N°29(9) da pagina 48 a pagina 54

Quali erano o per maglio dire, quali sono i parametri per stabilire la raggiunta maturità delle uve? Viene qui di seguito riportata una serie di parametri e di strumenti utilizzati per stabilire il momento giusto per iniziare la vendemmia. Si parte dalle tecniche utilizzate iin passato per gingere a quelle moderne.

Vecchi vitigni per l'oltrepò

Anno:2002

Autori:Repetti O.

Rivista:Vignevini N°29(9) da pagina 45 a pagina 47

Dopo aver tentato senza troppo successo di aprirsi ai vitigni internazionali, l'Oltrepò Pavese punta sulla tradizione e le vecchie varietà, nella speranza di ritrovarsi in casa quel vino talmente caratteristico da essere inimitabile e pertanto richiesto da un mercato da sempre a caccia di prodotti tipici.

Vite e ogm

Anno:2002

Autori:Marenghi M.

Rivista:Vignevini N°29(9) da pagina 7 a pagina 9

Infondate le paure sulla omologazione, verso il basso, della qualità. Il mercato ha dimostrato che non c'è spazio per nuove varietà, se non migliori, organoletticamente delle attuali e la prima vite trasgenica ad arrivare sul mercato sarà un portinnesto.

Confronto tra alcuni metodi per la determinazione dell'azoto prontamente assimilabile

Anno:2002

Autori:Cavalgioni A., Ferrari S.

Rivista:Vignevini N°29(11) da pagina 119 a pagina 123

Un confronto tra le metodiche di uso maggiormente diffuso (metodi al Numero dfi Formolo a diversi valori di PH metodo ASBC alla Ninidrina modificato), effettuato su mosto tal quale non che aggiunto di diverse fonti di azoto, ha permesso di riconoscere come è piu affidabile il metodo del Numero del Formolo a PH 8,0.

Fermentazione malolattica, ruolo dei lieviti ed attivatori

Anno:2002

Autori:Lorenzi M., Manara Maria

Rivista:Vignevini N°29(10) da pagina 51 a pagina 55

Da quanto si evidenzia dalle prove effettuate, fra i parametri da tenere sotto controllo nella gestione della fermentazione malolattica risultano sicuramente di elevata importanza la scelta del ceppo di lievito che ha condotto la precende fermentazione alcolica.

Strategie di marketing nel settore vitivinicolo

Anno:2002

Autori:Rossi M.

Rivista:Vignevini N°29(10) da pagina 37 a pagina 39

Con marketing si intende tutta quelle serie di operazioni che vanno dalla produzione di un prodotto fino al suo consumo. E' per questo che diventa fondamentale analizzare e studiare il marketing nel settore vitivinicolo al fine di ottenere un prodotto competitivo.

Sicurezza: gli obblighi per le catene

Anno:2002

Autori:Castaldi R., Montanari G.

Rivista:Vignevini N°29(1/2) da pagina 85 a pagina 87

Viene riportata una summa, a distanza di alcuni anni dall'emanazione del D.L.626/94, dei rischi per infortunio in cantina, dovuti a violazioni strutturali, inerenti alla sicurezza degli impianti, macchine e fabbricati, o in seguito a inadempienze gestionali-documentali.

La raccolta meccanica delle uve da vino in Basilicata

Anno:2002

Autori:Marone Elettra, Rotunda Antonio

Rivista:Vignevini N°29(1/2) da pagina 42 a pagina 48

Le performance del mezzo utilizzato, per la vendemmia del vitigno "Aglianico del Valture", la Pellec 3200, nel triennio 1998-2000sono sostanzialmente simili a quelle ottenute con vendemmiatrici meccaniche in altri ambienti; le rese, poi, possono ritenersi nel complesso piùche soddisfacenti.