Vit.En

Bibliografia

Ultimi inserimenti

Gestione nel vigneto di polloni e infestanti sottofila

Anno:2000

Autori:Lembo S., Ravizza G.

Rivista:L'Informatore Agrario N°19 da pagina 4 a pagina 6

Viene esposta la possibilità di gestire contemporaneamente i polloni e le infestanti del sottofila.


Vai all'articolo relativo

Impiego del lisozima in ambienti caldi del Sud Italia.

Anno:2000

Autori:Tamborra P.

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 163 a pagina 166

In enologia l'utilizzo del lisozima è stato proposto per impedire la fermentazione malolattica o per stabilizzare biologicamnete il vino in alternativa all'anidride solforosa. La convenienza economica per ostacolarne l'attività batterica però è piuttosto dubbia.

Quale base per la preparazione di vini rossi da invecchiamento?

Anno:2000

Autori:Lanati D., Marchi Dora

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 149 a pagina 160

Per realizzare un grande vino, l'enologo deve saper interpretare il territorio e le caratteristiche dell'uva. Allo scopo di agevolare tali operazioni l'Enosis propone una scheda di degustazione degli acini, valido strumento anche per prendere decisioni appropriate per la vinificazione.

La descrizione delle caratteristiche sensoriali dei vini. Considerazioni sul metodo della lista "predeterminata".

Anno:2000

Autori:Ubigli M., Bosso Antonella, Cravero Maria carla

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 121 a pagina 148

Malgrado la complessità del procedimento per la definizione e la valutazione delle caratteristiche di un vino, il metodo dei profili sensoriali risulta essere uno dei più efficaci ed esaurienti strumenti a disposizione per la comunuicazione della qualirtà del vino.

Il ruolo dell'analisi sensoriale nella definizionedel profilo di qualità del vino.

Anno:2000

Autori:Bertuccioli M., Siliani Alessandra

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 101 a pagina 120

Affinchè l'analisi sensoriale dei vini sia un valido strumento per interpretare il comportamento del consumatore e per affrontare le sfide che i mercati propongono in termini di originalità dei vini occorre osservare le regole di base enunciate all'interno di questo lavoro.

Le variabili enologiche critiche per il miglioramento della qualità aromatica dei vini ottenuti da uve bianche autoctone dell'Iatlia meridionale.

Anno:2000

Autori:Moio L., Gambuti A., Genovese A.

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 89 a pagina 99

Il miglioramento della qualità aromatica dei vini bianchi del Sud dipende in larga misura dalla conoscenza delle variabili enologiche che influenzano il loro profilo aromatico. Su tutte periodo di maturazione e grado di torbidità.

Affinamento dei vini bianchi a contatto con i lieviti.

Anno:2000

Autori:Bosso Antonella, Borsa Daniela, Cravero Maria Carla , Serpentino Loredana

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 53 a pagina 87

Questa tecnica ha fornito dei risultati piuttiosto interessanti quando si effettuano contatti per tempi prolungati con un controllo della quantità di ossigeno assorbito durante l'effettuazione dei batonnages in particolare dopo i primi 3-4 mesi di conservazione.

Affinamento dei vini rossi: il ruolo del contenitore.

Anno:2000

Autori:Gerbi V., Caudana A., Cagnasso E., Zeppa G., Castino M.

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 37 a pagina 52

Il ruolo del legno nell'affinamento dei vini rossi è stato notevolmente rivalutato negli ultimi anni anche per ler migliori conoscenze dei meccanismi di ossidazione che consentono una stabilizzazione del colore. Un'alternativa può essere rappresentata dall'impiego della microossigenazione.

Ruolo delle tecniche di macerazione sulla composizione del vino.

Anno:2000

Autori:Silva Angela, Lambri Milena

Rivista:Quederni della Scuola di Specializzazione N°24 da pagina 5 a pagina 19

Dai risultati ottenuti emerge che appllicando differenti tecniche di vinificazione sulla stessa tipologia di di uva è possibile individuare variazione del profilo chimico e sensorisale indotte o favorite dalle peculiari caratteristiche dei dispositivi impiegati.

Le biotecnologie nel settore agroalimentare.

Anno:2000

Autori:La Porta N., Grando Maria

Rivista:Terra Trentina N°46 (11) da pagina 32 a pagina 36

L'articolo ha lo scopo di informare i lettori sugli aspetti più elementari della genetica avanzata ed in particolare delle tecnologie del DNA .Sebbene esista molto fermento, la sfida lanciata dagli Ogm potrebbe rappresentare una nuova possibilità di svilluppo in agricoltura.