La tignola rigata degli agrumi e della vite in Italia è diffusa al centro-sud e sulle isole. Compie 3-4 generazioni annue. Le prime due generazioni hanno popolazioni non molto numerose e non danneggiano fiori e acini perché si nutrono di essudati e tessuti appassiti. Le generazioni successive invece sono più numerose e possono anche erodere gli acini in fase di maturazione. È frequente su frutti già lesionati e le larve nel mese di agosto vivono a stretto contatto con quelle di Lobesia botrana. In genere la difesa contro quest’ultima specie serve a contenere anche C. gnidiella.