La grandine può danneggiare il vigneto dal germogliamento alla vendemmia. L'entità del danno varia a seconda dello stadio di sviluppo della vite.
Danni precocissimi, prima della fioritura: il danno può risultare totale o parziale. Con un danno parziale, se non vi sono ferite gravi sul rachide, si può avere una normale fioritura ottenendo una minor produzione con acini sani e di qualità.
Danni precoci su grappoli appena allegati: anche se il danno sembra grave, frequentemente vi è una buona ripresa della pianta. Se rachide e racimoli non sono compromessi si può avere una caduta dei grappoli colpiti, mentre i restanti rimarginano, proseguendo il normale accrescimento.
Danni estivi, prima dell'invaiatura: danni generalmente molto gravi. Le ferite stentano e rimarginare e le bacche colpite non si staccano, compromettendo la vendemmia. Con grandinata meno grave insorge il rischio di una specifica malattia fungina: la carie bianca.
Danni dall'invaiatura alla vendemmia: la pericolosità è correlata alla violenza dell'evento atmosferico. Gli acini molli possono in parte attutire l'impatto dei chicchi e una massa fogliare abbondante può proteggere parzialmente la produzione.