Può essere costituito da un motore (elettrico o a scoppio) e da una pompa con portata fra i 100 e 2000 litri al minuto ed una pressione intorno ai 4 bar, oppure derivare, già in pressione, da una rete consortile (acquedotto o consorzio di bonifica). Particolare importanza riveste la fonte di prelievo dell’acqua e le caratteristiche delle stessa, che indirizzeranno nella scelta del filtro, elemento determinante per mantenere efficiente l'intero impianto ed in modo particolare i gocciolatori. L’acqua prelevata da pozzo o fornita da acquedotto in genere non necessita di complessi sistemi di filtraggio, mentre quella derivata da canale di bonifica impone stazioni molto più importanti e costose. I filtri, pur essendo basati su differenti principi di funzionamento, sono oggi generalmente automatizzati nel controlavaggio (eliminazione dello sporco) tanto da rendere il sistema particolarmente sicuro ed autonomo.