Si opera a freddo (pochi gradi sopra zero), per perdere meno pressione possibile, in particolare, nel passaggio dal riempimento alla tappatura, quando per alcuni secondi la bottiglia rimane aperta. Le macchine riempitrici per gli spumanti sono molto particolari, perché devono avere tutta la struttura a tenuta di pressione. Vengono definite isobariche a contropressione. Creare nella bottiglia condizioni identiche a quelle dell’autoclave è indispensabile per evitare la formazione di abbondante schiuma con conseguente ostacolo al riempimento. Si procede poi alla tappatura con tappo specifico da spumante, comunemente detto “tappo a fungo”, anche se in realtà tale aspetto viene assunto dalla chiusura solo con l’immissione della gabbietta che, premendo sulla parte esterna dell’agglomerato di sughero, va a determinare la caratteristica forma. La gabbietta è indispensabile per ancorare la chiusura ed impedirne la fuoriuscita a seguito della pressione interna dello spumante.