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Mal Bianco della Vite

Biologia

E. necator è in grado di di svernare in forma asessuata (o miceliare) oppure tramite cleistoteci.

Svernamento in forma miceliare. Tale possibilità si verifica a seguito di inverni miti, tipici delle aree viticole più calde come centro-nord Italia, midi della Francia, Spagna , California, ecc… Il micelio, presente sulla vegetazione a fine estate può trascorrere l’inverno protetto fra le perule delle gemme, per dare origine a nuove e precoci infezioni la primavera successiva. Temperature invernali inferiori a 12 °C sono però in grado di inattivare il micelio rendendolo pertanto innocuo (Hill, 1990).

Svernamento tramite cleistoteci. Essi sono corpuscoli sferici con diametro di circa 0,1 mm in grado di contenere 6 aschi, ciascuno dei quali produce 4-8 ascospore. I cleistoteci cominciano a formarsi in quantità verso fine estate e vengono dispersi da vento e piogge durante l’autunno. Svernano al riparo tra le screpolature della corteccia per germinare la primavera successiva, con un grado di successo che può raggiungere il 40% (Cortesi e Bisiach, 1999).

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Risultati di tre anni di sperimentazione contro il Mal bianco della vite in Piemonte

Albino Morando, Simone Lavezzaro, Stefano Ferro Atti Giornate Fitopatologiche, II, 299 - 304, 2014 Nelle annate dal 2011 al 2013 si è saggiata l’efficacia di diversi principi attivi contro il mal bianco della vite (Erysiphe [...]

Nuovi mezzi di lotta alle malattie fungine della vite

di Maria Lodovica Gullino Si esamina la difesa della vite dalle tre principali malattie crittogame: peronospora, oidio e botrite. Vengono citati i nuovi fungicidi, sia quelli già in commercio che quelli in fase avanzata di [...]

Esperienza di difesa antioidica in Toscana

di Egon Egger Attraverso un esperimento, effettuato in Toscana dall’istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto sull’oidio, si è giunti alla compilazione di un modello di simulazione dello sviluppo [...]

Lotta all'oidio della vite con derivati formulati da alghe

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INTERVENTI ERADICANTI CONTRO L'OIDIO DELLA VITE

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L'oidio, presentazione malattia

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Effetti collaterali sui fitoseidi (Typhlodromus Pyri) di antiodici impiegati in vigneto

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Effetti diretti e collaterali di antiperonosporici tradizionali

di A. Morando, P. Morando, D. Bevione, M. Cerratoda Informatore Agrario numero 17 del 1996Una prova sperimentale effettuata nel 1994 su Nebbiolo e ripetuta nel 1995 su Moscato ha consentito di quantificare gli effetti collaterali positivi che [...]

Difesa antioidica ed effetti collaterali su botrite e marciume acido.

di Morando A., Bevione D., Morando P., Ravizza G.prova sperimenatle del 1999 su due vigneti coltivati a Moscato bianco con prodotti antioidici in commercio e sperimentali.
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