È coltivato in vecchi vigneti nei Comuni di Scalea e Verbicaro (CS) dove è chiamato anche Mantonico nero Italico e si ritrova frammisto ad altre varietà locali. Ha alta vigoria e si adatta a potatura corta e forme di allevamento poco espanse. Ben tollera avversità sia climatiche che parassitarie, ma è soggetto ad acinellatura. Ha foglia medio-piccola, cuneiforme o pentagonale, mentre il grappolo è medio-grande, lungo e cilindrico ad estremità tronca. Lo si vinifica in uvaggio con altri vitigni della zona o in purezza per vini di pronta beva.