Ponendo la massima attenzione a lavorare le singole partite preservandole da qualsiasi contaminazione (per evitare che il viticoltore riscontri spiacevoli intrusioni di varietà diverse da quella richiesta), si procede alla cernita delle barbatelle. Lo scopo è di selezionare quelle di prima scelta che devono essere sane, solide al punto di innesto, con una buona vegetazione e un apparato radicale costituito da almeno tre radici (fa eccezione il 420 che può averne solo due purché opposte) e senza ferite accidentali subite in fase di lavorazione.
Si procede poi al taglio delle radici a circa 15 cm, alla mondatura della parte domestica, dove viene lasciato un solo germoglio potato molto corto (pochi centimetri), e alla formazione dei mazzi da 25.