Questa fase in passato non esisteva. La conservazione avveniva in sabbia da dove i mazzi venivano prelevati al momento del bisogno.
Oggi c’è invece la tendenza ad inserire i mazzi (12-16, per un totale di 300-400 barbatelle) subito entro appositi sacchetti di polietilene, proteggendo le radici con materiale inerte che mantiene l’umidità, a loro volta inseriti entro scatole personalizzate con il nome del vivaio. Appena chiusa la scatola viene impresso all’esterno, con apposita stampante tutto quanto serve ad identificare il contenuto: varietà, clone, portinnesto, lotto, data, ecc. e, se il materiale ha già un acquirente, viene indicato anche il nome di quest’ultimo.
Le scatole, confezionate in bancali, vengono poi conservate nel magazzino frigorifero, con ben visibili i dati per un prelievo rapido.
Nelle normali condizioni frigorifere (1-3 °C, 95% di umidità) la conservazione può protrarsi per tempi anche lunghi.