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Ampelografia

Introduzione

Il viticoltore riconosce bene le varietà che abitualmente coltiva e sarebbe in grado di individuarle anche in un altro ambiente, perché una determinata cultivar mantiene abbastanza costanti le sue caratteristiche (forma e colore delle foglie, dei tralci, dei grappoli, ecc.), con variazioni legate essenzialmente alle condizioni di nutrizione. Lo stesso viticoltore trova invece difficoltà a riconoscere qualche pianta diversa finita per errore assieme alle barbatelle acquistate. Stessi problemi si riscontrano per individuare, con un nome univoco, vecchie varietà ormai poco diffuse, chiamate a volte in modo diverso anche a distanza di pochi chilometri. Il tutto si spiega facilmente se si tiene conto che a livello mondiale ci sono da 12 a 15 mila varietà diverse di vite. 

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I vitigni autoctoni tra realtà e immaginazione

di Giancarlo Scalabrelli. Da Vitenda 2003 Indipentemente dal successo riscontrato negli ultimi anni dai vitigni autoctoni, dettato da una moda probabilmente destinata a un lento declino, è importante contrastare l'erosione genetica [...]

Profilo antocianico di vitigni autoctoni piemontesi

di Vincenzo Gerbi, Luca Rolle, Silvia Guidoni, Giuseppe Zeppa, Anna Schneider. Da Vitenda 2004Nell'ottica della valorizzazione dei vitigni autoctoni vengono riportate le caratteristiche chimico-organolettiche di alcuni profili significativo.

Ampelografia: tra passato e futuro

di Anna Schneider Da Vitenda 1998 Oggi l’ampelografia, ben lungi dall’aver completato l’identificazione e la classificazione delle varie cultivar, si avvale non soltanto del rilievo visivo dei caratteri morfologici degli [...]

L'attività del Centro Vite del CNR di Torino

di Giuliana Gay Eynard Da Vitenda 1997 L’omologazione dei cloni, il reperimento, la valutazione e conservazione di vitigni rari e minori, lo studio della biologia della vite, le colture in vitro: sono alcune delle attività [...]

Le Malvasie

Di Giancarlo Scalabrelli e Claudio D'Onofrio Da Vitenda 2008 L'articolo fornisce una sintesi esauriente delle conoscenze più recenti su questo ricchissimo gruppo di vitigni: dalle Malvasie bianche aromatiche e non, a quelle a bacca [...]

La vitis sylvestris

di Giancarlo Scalabrelli, Claudio D'Onofrio, Marcello BorniceVitenda 2013La vite selvatica viene qui paragonata alla vite coltivata (o sativa). Come riconoscerle attraverso analisi specifiche.

Festasio

A cura di Giovanni Nigro, Gabriele Vespignani, Mirko Melotti e Marco Simoni Relazione per l'Iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite del vigni Festasio, varietà dell'Emilia Romagna: cenni storici, caratteristiche [...]

"Autoctono" VS. "Alloctono" VS. "Ibidi Resistenti"

Da Vitenda 2024 Di Alberto Palliotti Un interessante articolo,pubblicato su Vitenda 2024 che riflette sulle scelte della coltivazione di varietà "autoctone", "alloctone" e dei recenti "ibridi resistenti". 

Le "impronte digitali" dei vitigni.

Di Anna Schneider Da Vitenda 2012 Il profilo genetico e in genere l'analisi molecolare sono oggi un buon aiuto per l'ampelografia classica negli studi sull'origine e l'identificazione dei vitigni autoctoni.

La tipicità dei vini nel DNA dei vitigni

Di Stefano Meneghetti e Luigi Bavaresco Da Vitenda 2012 Indagini molecolari sempre più sofisticate hanno consentito di differenziare cloni e biotipi di diversi vitigni fugando confusioni e dubbi sulle identità varietali.
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